Uno studio svolto al Buzzi di Milano ha analizzato gli interventi di chirurgia laser selettiva fetoscopica nei casi di "Twin to twin transfer syndrome"
La sindrome della trasfusione feto-fetale ("Twin to twin transfer syndrome") è una malattia considerata rara ma della quale non è nota l’incidenza. Attualmente in Italia i centri di riferimento regionali accreditati per questa malattia sono il Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti "Villa Sofia-Cervello”. L’ospedale Buzzi di Milano può però contare su una lunga esperienza di chirurgia prenatale, essendo un centro estremamente qualificato nell'ambito degli interventi gemellari (sono 25-30 quelli effettuati ogni anno).
Una delle tecniche utilizzate è la chirurgia laser. Proprio a tal proposito è stato recentemente pubblicato sulla rivista Fetal Diagnosis and Therapy uno studio a firma di un gruppo di ricercatori del Buzzi di Milano, coordinati dalla Prof.ssa Maria Angela Rustico. Lo studio analizza l'incidenza delle complicazioni che insorgono dopo le operazioni di chirurgia laser selettiva fetoscopica nei casi di twin to twin transfer syndrome (TTTS).
Il team di ricercatori ha analizzato 150 casi di TTTS, trattati dal gennaio 2004 a giugno 2009, e sono state riscontrate frequenti complicazioni fetali (doppia e singola intrauterina, la morte del feto, ricorrenza di TTTS, twin-anemia policitemia, sequenza (TAPS), inversione di TTTS, lesioni cerebrali) e complicazioni materne. La morte fetale doppia o singola si è verificata rispettivamente nel 7,3 per cento e nel 36 per cento dei casi. Il tasso di recidiva è stato del 11,3 per cento, di TAPS del 3,3 per cento, e di inversione di TTTS dell' 1,3%.
La sindrome della trasfusione feto-fetale complica il 10 per cento delle gravidanze gemellari monocoriali ed è causato principalmente da uno sbilanciamento del flusso sanguigno attraverso la placenta che può portare ad anastomosi vascolari. Senza cure la sindrome può avere conseguenze infauste: letali nell'80 per cento dei casi e nel restante 20 può portare danni cerebrali o parti prematuri.
Il miglior trattamento contro la sindrome attualmente è rappresentato dall'operazione fetoscopica con il laser, che permette di interrompere la circolazione sanguigna in comune tra i gemelli. La ricerca effettuata dal Buzzi di Milano ha mirato a valutare la riuscita di una nuova tecnica di operazione fetoscopica con il laser, a descrivere le complicazioni, sia fetali che materne, eventualmente insorte nei casi studiati. Dei 150 casi analizzati, 62 sono stati trattati tra il 2004 ed il 2006 ed 88 tra il 2007 ed il 2009; tra essi 148 sono stati parti bigemellari e 2 trigemmelari.
Dalla ricerca è emerso che la frequenza e la gravità delle complicazioni materne e fetali che insorgono in seguito ad operazioni (inclusi i casi in cui è necessario un secondo intervento, che potrebbe portare ad una nascita prematura) dovrebbero essere esposte chiaramente ai genitori durante il percorso di consenso informato che porta al trattamento della sindrome della trasfusione feto-fetale. Ciò presupposto, sempre nuove procedure stanno migliorando le prestazioni chirurgiche in tal senso ed il tasso di sopravvivenza perinatale di almeno un gemello è cresciuto considerevolmente negli anni (dal 66.1 per cento del periodo 2004-2006 al 79,5 per cento di quello 2007-2009).