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L’On. Grippo è intervenuta all’OMaR Talk, che ha visto confrontarsi sul tema associazioni, clinici e aziende

“La prima parola che mi viene in mente quando parliamo di inclusione è la necessità di un approccio olistico, globale.” Inizia così l’intervento dell’On. Valentina Grippo, Vicepresidente VII Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati, durante l’OMaR Talk dedicato al progetto “Ridefiniamo l’inclusione, parole e azioni per la health equity” (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare il video). All’incontro hanno preso parte anche Angelo Lupi, presidente di AMARE (Associazione Malattie Rare Ematologiche), Annalisa Adani, Vice Presidente e General Manager di Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro, e Francesco Lanza, Professore Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Direttore UO Ematologia-Rete Trapianti CSE Romagna.

“Purtroppo, ancora oggi, anche là dove c’è la volontà di sostenere persone e famiglie con malattie rare e disabilità, spesso gli interventi sono parcellizzati per patologia e per settore (scuola, lavoro, famiglia)”, ha spiegato l’On. Grippo durante l’OMaR Talk. “Quello che stiamo assistendo in questi anni è invece l'esigenza di vedere la persona nel suo insieme. Abbiamo cambiato il linguaggio nelle normative: parliamo di persona con malattia, di persona con disabilità, non della sua patologia o della sua disabilità. Inclusione è l'azzeramento di tutte le barriere culturali e fisiche che si frappongono tra la persona e la possibilità di vivere appieno la sua esistenza.”

“Esistono dei limiti che non dipendono dalla nostra volontà – conclude Grippo – ma tutte le barriere culturali, lavorative e scolastiche, oltre a quelle architettoniche, devono essere rimosse. Sappiamo che la legge Delega sulla Disabilità ha introdotto il concetto di accomodamento ragionevole nel nostro ordinamento giuridico. L'Italia, come spesso succede, ha recepito questa formula dopo che l'Europa l'ha richiamata all'ordine, ma sappiamo bene che il concetto di accomodamento ragionevole è fondamentale, ed è già applicato ampiamente nell'ambito scolastico. Ora è tempo che questo concetto venga applicato fattivamente anche al mondo del lavoro.”

Guarda qui la puntata integrale dell’OMaR Talk, realizzato con il contributo non condizionante di Sobi.

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