Due convegni mettono in evidenza l'importanza della prevenzione e del trattamento combinato della patologia,
sia da un punto di vista neurologico che psichiatrico
La discinesia tardiva è un disturbo del movimento causato da trattamento a lungo termine con neurolettici. La patologia si manifesta con movimenti involontari della lingua, della bocca, delle labbra e talvolta anche di arti e tronco.
Non si hanno dati certi riguardo allo sviluppo della malattia, ma si ritiene che la maggiore incidenza di disturbi extrapiramidali si manifesti nei pazienti che assumono antipsicotici di prima generazione. Purtroppo la discinesia è difficile da trattare e persiste anche dopo la sospensione del trattamento farmacologico. E' estremamente importante dunque che il personale medico-sanitario sia preparato,aggiornato e sensibilizzato riguardo la prevenzione e che ci sia un costante monitoraggio dei segni e sintomi neurologici nei pazienti che assumono farmaci antipsicotici.
La discinesia tardiva è proprio in questi giorni al centro di due convegni, il primo tenutosi l'11 Maggio a Catania intitolato “Discinesie tardive: area di confine fra Neurologia e Psichiatria” ed il secondo che si terrà a Roma il 31 Maggio intitolato “Mente e movimento: i disturbi del Movimento tra Neurologia e Psichiatria”, che mirano a far luce sull'importanza di una stretta collaborazione tra il neurologo e lo psichiatra nella terapia di pazienti affetti da disturbi psichiatrici, il cui trattamento farmacologico può provocare disturbi extrapiramidali determinando importanti limitazioni nel movimento e nella attività quotidiana.
“Il riconoscimento della discinesia tardiva è importante e necessario per avviare un adeguato trattamento. La valutazione di questa condizione si avvale di scale cliniche che consentono anche di monitorare l'efficacia clinica del trattamento intrapreso. Scop dell'incontro di Catania è stato quello di evidenziare queste problematiche a specialisti neurologi e psichiatri», ha affermato Mario Zappia (UOC di Neurologia dell'Università di Catania).
Se durante l'incontro dell'11 si è parlato di dicinesia tardiva soprattutto da un punto di vista di diagnosi e trattamento, durante il convegno del 31 Maggio a Roma si focalizzerà l'attenzione soprattutto sui disturbi del movimento, anche grazie all'analisi di alcuni casi clinici.
“È importante che fra neurologi e psichiatri si torni a parlare un linguaggio comune – ha affermato Anna Rita Bentivoglio (Istituto di Neurologia dell'Università Cattolica del S. Cuore di Roma) - e vi sia un'osmosi di competenze, soprattutto nei disturbi del movimento. Il nostro corso sarà basato sulla presentazione di video di pazienti sia per illustrare la semiologia dei disturbi del movimento, che per presentare casi clinici su cui discutere il percorso diagnostico e le scelte terapeutiche”.