Stampa

La notizia viene dalla Tokai University, i dati saranno presentati all’ICHC di Kyoto che comincia domani

GIAPPONE – Contro il cancro potrebbe essere usata in un futuro una nuova terapia basata sui raggi ultravioletti C (UVC). La scoperta viene da uno studio condotto dal prof Johbu Itoh e il suo team di ricercatori giapponesi, che ne presenterà i dati al Congresso Internazionale di Istochimica e Citochimica (ICHC 2012), 26-29 Agosto, 2012, Kyoto. Il team di Itoh avrebbe sviluppato un metodo efficace di terapia antitumorale irradiando le cellule cancerose con i raggi ultravioletti UVC ad alta intensità, grazie all’impulso di raggi flash (UVCPFR) di un ampio spettro UVC (230-280 nm) prodotto da una modifica UV-flash sistema di sterilizzazione (BHX200) Gli esperimenti avrebbero dimostrato che tale metodo sia in grado di distruggere unicamente le cellule neoplastiche.

Lo studio parte dal presupposto che la “luce germicida” prodotta da lampade a mercurio a bassa pressione sia il miglior metodo di sterilizzazione degli strumenti medici, seppur necessiti tempi piuttosto lunghi. In contrasto, i raggi UV pulsati a flash (lunghezze d'onda di 280 nm di lunghezza d'onda 230 e picco di 248 nm) sono in grado di distruggere una più ampia gamma di batteri e più rapidamente. Questo tipo di impulsi UVCPFR possono essere prodotti da potenti scariche di gas xeno. Johbu Itoh e colleghi hanno quindi elaborato un sistema terapeutico proprio sulla base di questi impulsi luminosi.

Pare dunque che un breve impulso si queste radiazioni sia sufficiente per indurre la morte delle cellule neoplastiche. Le anticipazioni sono state date dalla testata giornalistica Asia Research News e riprese da altre testate in rete, si attende ora la presentazione ufficiale dello studio e la reazione della comunità scientifica internazionale.

Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni