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Presieduta da Antonio Maria Pasciuto, si occupa di malattie come la Sindrome da Fatica Cronica ma anche di tumori e malattie dermatologiche

E’ nata in Italia la prima Associazione Italiana di Medicina Ambientale e Salute, la Assimas, presieduta da Antonio Maria Pasciuto, unico membro italiano dell'Accademia europea di medicina ambientale. L’obiettivo dell’associazione è informare e difendere i cittadini dai sovraccarichi di tipo ambientale che spesso originano disturbi cronici.
Parliamo di inquinanti di tipo chimico, i metalli pesanti, l’elettrosmog, le muffe: tutti agenti presenti in aria, acqua, suolo e nel cibo che ingeriamo. La Medicina Ambientale Clinica nasce proprio per contrastare questo tipo di agenti e i disturbi da essi derivati. Questo tipo di medicina fa riferimento a nuove tipologie di indagini strumentali e di laboratorio che consentono di giungere a diagnosi eziologiche e di elaborare quindi terapie che tengano conto proprio dei fattori ambientali.
Malattie di origine ambientale sono ad esempio, o almeno così si ipotizza, la Sensibilità Chimica Multipla, la Sindrome da Fatica Cronica e la Fibromialgia, ma anche molte malattie dermatologiche e alcune forme tumorali. Spesso all’origine di queste patologie non c’è solo l’inquinamento atmosferico ma i metalli pesanti, gli insetticidi, le muffe.

L’Assimas, presieduta da Antonio Maria Pasciuto, unico membro italiano del Consiglio Direttivo di Europaem (Accademia europea di medicina ambientale), avvierà i primi seminari già da questo autunno (27 ottobre a Milano e il 10 novembre a Roma). Le giornate di lavoro sono dedicate a specialisti e medici di famiglia che vogliono approfondire e sviluppare competenze in Medicina Ambientale Clinica. Il corso post-lauream partirà invece a gennaio 2013.

Lo Specialista in Medicina Ambientale Clinica, spiega l’Assimas nella sua nota di presentazione, “è una figura del tutto nuova nel panorama della medicina Occidentale, agisce come un detective, alla ricerca di quei fattori che sono alla base di malattie respiratorie, allergie della pelle e persino alcuni tipi di tumore, analizzando il paziente nella sua totalità, indagandone le abitudini di vita, l’ambiente domestico e lavorativo in cui si muove. Contribuendo in modo significativo ad aggiungere il pezzo mancante a quel quadro complessivo che, per ognuno di noi, fa la differenza tra salute e malattia. Un percorso importante e significativo per estendere ed arricchire le capacità cliniche di ogni medico, che sia di famiglia o specialista in un campo ben preciso, perché la Medicina Ambientale Clinica è una branca trasversale. Qualsiasi patologia, infatti, (in special modo quelle croniche ed i disturbi funzionali) può avere come causa o concausa, fattori provenienti dall’ambiente in cui viviamo”.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito dell’Assimas.

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