La notizia è stata diffusa da GlaxoSmithKline, produttori della nuova molecola
Sarà l’Italia a produrre ed esportare in tutto il mondo la prima terapia al bersaglio contro il LES, lupus erimatoso sistemico, una malattia infiammatoria cronica che interessa circa 25 mila italiani. Colpisce le donne 9 volte più degli uomini e nasce da un errore del sistema immunitario.
Le cellule ‘soldato’ che dovrebbero proteggere organi e tessuti iniziano invece ad aggredirli. Per annientare i linfociti ‘disertori’ è stato costruito l’anticorpo monoclonale belimumab, primo farmaco intelligente contro il Les.
. “E’ la prima novita’ farmacologica contro il Lupus in 50 anni”, dicono gli esperti che hanno presentato la molecola targata GlaxoSmithKline. Disponibile in Italia da marzo, rimborsato dal Ssn, belimumab si somministra per infusione endovenosa. Cause genetiche, anomalie immunitarie, combinate a fattori ambientali scatenanti: dai raggi ultravioletti all’esposizione a certe polveri (per esempio di uranio), da alcuni farmaci al fumo di sigaretta.
Il Les è una “patologia multifattoriale sistemica che potenzialmente interessa l’intero organismo – spiega Pierluigi Meroni, direttore del Dipartimento di reumatologia dell’Istituto Gaetano Pini di Milano – L’errore del sistema immunitario, con la conseguente produzione di linfociti B autoreattivi, provoca uno stato di infiammazione cronica che può colpire organi e tessuti, portando a una perdita di funzione”. Dalla pelle al cuore, fino alle articolazioni, ai reni, ai polmoni e addirittura al cervello, il Lupus può ‘mordere’ quindi in tutte le parti del corpo. Una condizione alla quale è difficile dare un nome (in media la diagnosi arriva con un anno di ritardo sui sintomi), ed è ancora più invalidante considerando che colpisce ragazzi e giovani adulti nel pieno della vita: l’età di esordio va in genere dai 15 ai 44 anni. E trattandosi di una malattia ‘in rosa’, può incidere molto anche sulla vita familiare e di coppia.