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Il risultato è stato raggiunto grazie all’accordo con il BITeB e con l’Associazione Donatori Sangue albanese
un grande esempio di cooperazione internazionale partito dall’Italia e guidato da MAGI che qui aprirà la sede dei Balcani, dove si faranno anche test genetici per molte malattie rare.

TIRANA - A partire dal mese di Febbraio l’Albania avrà un nuovo centro trasfusionale a Tirana: il centro , che è già stato accreditato dal Ministero della Salute albanese, potrà rifornire di sangue già controllato ed ed utilizzabile per la produzione di emoderivati l’unico centro pubblico esistente nel paese.  Il risultato è stato raggiunto grazie ad una grande sinergia attivata dall’Associazione MAGI, diretta dal genetista Matteo Bertelli, che ha coinvolto nel progetto il Banco Informatico Tecnologico e Biomedico (BITeB), una onlus con sede in Lombardia e capace di recuperare e rendere perfettamente funzionanti macchinari medici dismessi, presieduta dell’ing. Federico Cesari, e l’Associazione Albanese Donatori di Sangue diretta dal dott. Natale Capodicasa.

Quest’ultima associazione aveva in passato già attivato un centro per la donazione ma la struttura era alloggiata in tende da campo: ora invece di volontari avranno una struttura più agevole ed in grado, grazie ai macchinari donati dal BITeB, un maggior numero di funzioni. Presso la nuova struttura, che è già stata completata a dicembre con gli ultimi macchinari necessari, sarà stabilita la sede di MAGI BALCANI e qui verranno effettuate non solo le donazioni e i rigorosi controlli necessari sia sul sangue che sui donatori – che non verranno retribuiti, esattamente come avviene in Italia – ma verranno fornite anche delle prestazioni di genetica medica per la diagnosi di alcune malattie rare.
Queste prestazioni, aperte a tutta la popolazione, non saranno del tutto gratuite ma è prevista una compartecipazione al costo tra il servizio sanitario albanese e i pazienti stessi, comunque un grande passo avanti in un paese che non era fino ad ora in grado di rispondere a questa esigenza.  Quello che verrà ricavato da queste prestazioni sarà reinvestito per far funzionare il centro trasfusionale.
Magi non è nuova a progetti di solidarietà internazionale, già da anni eroga borse di studio a giovani medici provenienti da paesi svantaggiati, con particolare attenzione ad Africa, Russia, Balcani e altri paesi dell’Est europeo.

 

“L’apertura di MAGI BALCANI è per noi un traguardo importantissimo – spiega il dott. Matteo Bertelli, presidente di Magi e anima di tutta l’iniziativa –  nel paese ce n’era  bisogno e siamo certi che il modello che abbiamo adottato, corrispondente a quello di Avis in Italia, sarà efficace al massimo. Poter dare servizi di genetica molecolare poi sarà fondamentale per diagnosticare e prevenire le malattie rare, un campo su cui c’è ancora moltissimo da fare. Cominceremo occupandoci di alcune malattie che hanno una particolare incidenza nel paese, come le emoglobinopatie, la febbre mediterranea, la celiachia e la Fibrosi Cistica e contiamo poi di ampliare le aree di interesse. Aprire un centro del genere non sarebbe mai stato possibile se non avessimo avuto il supporto del BITeB che ci ha fornito i macchinari indispensabili”. 

“Quando Magi ci ha spiegato il suo progetto – racconta il presidente di BITeB, Federico Cesari – abbiamo fatto studiare le esigenze ad uno dei nostri tecnici e individuato un pacchetto di attrezzature necessarie alla realizzazione. Alcune possono essere macchine usate e dismesse dagli ospedali italiani, ma ancora funzionanti, che noi ci occupiamo di ‘ricondizionare’ prima di donare, altre invece – soprattutto quelle che hanno funzione ‘salvavita’ - dovranno essere nuove e le stiamo cercando a prezzi scontati nelle aziende con cui siamo in contatto”.   

Il BiteB è una onlus nata nel 2003 e che in negli anni ha assegnato oltre 7000 attrezzature sanitarie a progetti di cooperazione internazionale, soprattutto in Africa, Sudamerica e Asia.
“Le macchine che mettiamo a disposizione di questi progetti – spiega l’Ing. Cesari – sono perfettamente funzionanti ed efficienti, anche se non sono quelle di ultima generazione. C’è in questo una logica ben precisa. Dei macchinari nuovi non solo avrebbero costi proibitivi per le strutture di questi paesi ma sarebbero anche di difficile manutenzione. Può infatti mancare personale in grado di farle funzionare, cosa che non succede con macchinari già noti da tempo che sono più semplici anche se spesso richiedono più lavoro manuale. Inoltre anche i pezzi di ricambio sono meno costosi e più raggiungibili per queste realtà; ed è proprio con questi criteri che abbiamo scelto i macchinari più adeguati da fornire a Magi per aprire il laboratorio in Albania che a brevissimo entrerà in funzione: un’altra grande soddisfazione!”.


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