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Il Centro regionale per le malattie rare di Cagliari è stato chiuso. Gli ambulatori presenti nell'ospedale “Microcitemico” hanno dovuto sospendere le proprie attività per la mancanza di personale. I contratti dei dipendenti precari sono infatti scaduti contemporaneamente e si resta in attesa delle decisioni dell'assessorato regionale alla Sanità. La dirigenza sanitaria e la Giunta regionale hanno rassicurato i malati e le loro associazioni: si tratta di un inconveniente che sarà risolto nel più breve tempo possibile. Parole che non hanno comunque fatto rientrare l'allarme per il futuro di una struttura fondamentale per tutta l'Isola.

Ignazio Locci e Stefano Tunis, consiglieri regionali di Forza Italia, hanno depositato un'interpellanza per sapere direttamente dalla Giunta quali siano le reali intenzioni in materia di malattie rare. “Si riapra al più presto il centro di riferimento per le malattie rare operante all'interno dell'ospedale Microcitemico di Cagliari”, ha tuonato Locci, componente della commissione Sanità della massima assemblea sarda.

“Non possiamo tollerare – continua l'avvocato eletto nelle liste di Forza Italia – che un reparto di così straordinaria importanza, impegnato nello studio di patologie gravi e invalidanti e nell'assistenza dei pazienti, venga dismesso dall'oggi al domani semplicemente perché scaduti i contratti dei lavoratori in forza all’interno della struttura. La Regione non può sottrarsi al dovere di ripristinare il servizio, la cui sospensione, mi auguro solo temporanea, preoccupa sia per la riduzione di personale altamente qualificato, sia per i disagi cui andranno incontro i famigliari dei pazienti costretti a convivere con rare patologie”.

 

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