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Integrazione tra formazione accademica di alto livello, i contributi di esperti nazionali ed internazionali in problematiche rilevanti per il mondo della farmacia e il contatto diretto con una delle realtà aziendali più importanti per l’automedicazione e non solo. Questo il mix vincente alla base della seconda edizione del Master Universitario Internazionale in Clinical Pharmacy, recentemente conclusosi a Cagliari. Il Master, frutto dell’integrazione dei contributi provenienti dalle Università di Cagliari, Milano e Granada, si è articolato in tre moduli svoltisi nelle rispettive città di appartenenza, a cui hanno partecipato farmacisti di comunità con l’intento di approfondire le loro competenze nella gestione delle principali problematiche mediche alle quali tutti i giorni, nel loro lavoro, si trovano a dover far fronte, e diventare così 'Farmacisti Clinici'.

 

Tutto il piano didattico, ha sottolineato Corrado Giua, coordinatore scientifico del Master e neoeletto presidente della Società Italiana di Farmacia Clinica, è stato articolato in maniera tale da fornire strumenti concreti agli studenti per poter aiutare i pazienti nella gestione di patologie minori, ma ad altissima diffusione nella popolazione, mediante il consiglio qualificato ed il ricorso a farmaci da automedicazione. Il dolore articolare e muscolare acuto, le problematiche del cavo orale e l’integrazione nutrizionale differenziata per fasce di età sono solo alcune delle tematiche affrontate durante i moduli.

A completamento dell’offerta formativa, gli studenti sono stati divisi in tre gruppi che hanno lavorato, per tutta la durata del Master, su progetti volti a migliorare e standardizzare l’approccio del farmacista nella gestione dei disturbi gastrointestinali, del paziente con artrosi (in affiancamento all’attività svolta da medici di medicina generale e specialisti) e delle reazioni avverse da farmaci. A questi gruppi se ne sono affiancati altri tre che invece hanno lavorato su tematiche più legate ad aspetti di business.

Bayer, azienda leader nel settore dell’automedicazione, ha contribuito attivamente alla realizzazione del Master, non solo con docenti provenienti dalla realtà aziendale, ma offrendo la possibilità, agli studenti che si sono misurati con progetti di business, di essere seguiti da esperti di marketing dalla divisione Bayer Consumer Care.

Questa collaborazione è culminata con la presentazione dei progetti finali alla presenza, tra gli altri, di Christoph Bremen, capo divisione Consumer Care, creando un momento di confronto “alla pari” tra azienda e farmacisti.

Tutti questi aspetti hanno contribuito a rendere il Master in Clinical Pharmacy un’occasione unica di formazione, in uno scenario, come quello italiano, dove il farmacista sarà sempre più chiamato ad erogare non solo farmaci, ma anche servizi.


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