Decine di migliaia di italiani sono attualmente a letto con l'influenza. Ambulatori dei medici di famiglia, pronto soccorso e reparti ospedalieri intasati per le complicanze bronco-polmonari. Inoltre per le prime settimane di febbraio è atteso un nuovo picco. Le malattie dell'apparato respiratorio sono la prima causa di assenza scolastica e lavorativa. Malgrado la loro vasta diffusione, rimangono sempre poco considerate dal punto di vista sia preventivo che curativo, con conseguenti riflessi negativi sull'assistenza alla popolazione e con richieste senza sicura risposta. Anche perché le problematiche relative alle complicanze respiratorie hanno una maggiore evidenza nel periodo invernale, ma costituiscono un problema serio e diffuso lungo tutto l'arco dell'anno.
Per affrontare queste problematiche tutto l'anno è nata un'alleanza tra medici di famiglia, pneumologi e pazienti, in particolare quelli che soffrendo di malattie allergiche o asma, sono più a rischio quando contraggono infezioni respiratorie.
Si chiama Alleanza malattie toraco-polmonari (Atp) e "si propone di dare risposte a domande che fino ad oggi si sono poste i pazienti ed i rispettivi medici di famiglia e che fin ora sono rimaste inevase", dice Gianfranco Schiraldi, pneumologo e oncologo e presidente della neonata Alleanza.
In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell'aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure.
La prevalenza mediana dell'asma è risultata aumentata dal 1991 al 2010 da 4.1% al 6.6%. Però la percentuale di soggetti in trattamento è scesa dal 64% nel 1998-2000 al 58% nel 2010. A queste che si aggiunga l'influenza i cui principali sintomi sono quelli respiratori ed altre patologie quali polmoniti, tumori (38.200/anno), tubercolosi, interstiziopatie, aspergillosi. Nel 2006 in Italia sono morte 35.427 persone per malattie respiratorie, mentre sono stati 33.275 i decessi per tumori maligni di trachea, bronchi e polmoni, per un totale di 68.702.
"La diffusione di queste patologie non è solo un problema stagionale ma perdurante durante tutto l'anno. Un gran numero di patologie respiratorie croniche, quali asma, bronchiti croniche e broncopneumopatia cronico ostruttiva, tubercolosi, interstiziopatie polmonari, insufficienza respiratoria che necessita di ossigenoterapia, solo per fare i maggiori esempi, sono sostanzialmente patologie croniche e quindi con problematiche perduranti tutto l'anno, anche se, indubbiamente, il clima invernale le può riacutizzare o aggravare con sovrainfezioni virali e batteriche", prosegue Schiraldi.
"Le patologie cardiovascolari ne sono un'aggravante, mentre esse stesse vengono aggravate dalla patologia broncopolmonare riacutizzata. Anche le cattive abitudini alimentari, oltre il famigerato fumo di sigaretta, sono fattori di peggioramento. La richiesta di benessere, diritto alla salute sanciti dalla Costituzione, può essere più agevolmente soddisfatta - anzi deve - da convergenti sinergie fra le Associazioni di pazienti e quelle Scientifiche mediche che si uniscono a formare "una squadra" con intenti comuni. Con Atp creiamo un precedente che può essere d’esempio anche per altre iniziative similari sul territorio" conclude Schiraldi.