Il test di screening, oggi raccomandato a tutte le donne inglesi, comporterebbe la riduzione di amniocentesi e nessun rischio di complicanze
In Inghilterra, lo UK National Screening Committee (UK NSC) ha consigliato l'utilizzo di un nuovo test di screening prenatale non invasivo (NIPT, Non-Invasive Prenatal Test) per le donne incinte con elevata probabilità di partorire un bambino affetto da sindrome di Down. L'alta precisione di questo nuovo metodo consentirebbe di ridurre la necessità, per le mamme in attesa, di sottoporsi alla procedura di amniocentesi, la quale comporta un certo rischio di complicanze come infezioni o aborto spontaneo.
Il test NIPT, che prevede un semplice esame del sangue della madre, può essere elaborato in soli cinque giorni e sembra efficace nel rilevare nel feto sia la sindrome di Down che quelle di Patau e di Edwards. In uno studio condotto presso il Great Ormond Street Hospital di Londra su 2.500 donne incinte, il test si è dimostrato sicuro e in grado di identificare la sindrome di Down con una precisione del 99%.
La dott.ssa Anne Mackie, Direttore dei programmi di screening presso Public Health England, ha dichiarato che, sebbene le sperimentazioni condotte sembrino evidenziare una maggior precisione del nuovo test NIPT rispetto agli esami attuali, rimane ancora qualche dubbio da chiarire in rapporto al suo utilizzo nella vita reale e alla sua accuratezza nel rilevare le sindromi di Patau e di Edwards.
Prima di essere messa in atto, la raccomandazione dello UK NSC dovrà essere approvata dai ministri dei 4 Paesi del Regno Unito. Il nuovo test NIPT sarà eventualmente introdotto in tutto il territorio inglese per consentire agli esperti di poter modificare, se necessario, il programma di screening.
Per ulteriori informazioni sui test NIPT vi invitiamo a consultare le Linee Guida del Ministero della Salute, scaricabili a questo link.