A 30 anni dall’approvazione della legge una riflessione per comprenderne le conseguenze
Le malattie da accumulo lisosomiale sono un gruppo eterogeneo di circa cinquanta condizioni orfane monogenicamente ereditarie. Un difetto porta ad immagazzinare molecole complesse nel lisosoma, e i pazienti sviluppano un fenotipo multisistemico di elevata morbilità, spesso associato a morte prematura. Più di trent’anni fa, nel 1983, la legislazione degli Stati Uniti approvò l’Orphan Drug Act, allo scopo di favorire lo sviluppo di farmaci per le malattie rare.
Uno studio tedesco e americano pubblicato sull’Orphanet Journal of Rare Diseases ha valutato quali malattie lisosomiali abbiano dato impulso allo sviluppo di farmaci e cosa distinguesse quelle con delle approvazioni e uno sviluppo di successo da quelle non trattate o senza la designazione di un farmaco orfano. Per fare ciò è stato analizzato il database della Food and Drug Administration per le designazioni dei farmaci orfani, attraverso statistiche descrittive e comparative.
Tra il 1983 e il 2013, quattordici farmaci per sette condizioni hanno ricevuto l’approvazione della FDA. Nel complesso, lo status di farmaco orfano è stato designato settanta volte per venti diverse condizioni. I trattamenti approvati erano terapie di sostituzione enzimatica (10), terapie di riduzione del substrato (1) e piccole molecole che facilitano il trasporto del substrato lisosomiale (3).
L’approvazione della FDA era significativamente associata a una prevalenza della malattia superiore a 0,5 su 100.000 e a programmi di sviluppo clinico che non richiedevano un endpoint primario neurologico. Lo status di farmaco orfano è stato designato per enzimi, enzimi modificati, proteine di fusione, chaperones chimici, cellule staminali, terapia genica e piccole molecole che conducono alla riduzione del substrato o che agevolano il trasporto del substrato subcellulare.
Lo sviluppo di medicinali si è focalizzato sulle malattie più comuni, e le malattie principalmente neurologiche sono state trascurate. Piccoli studi clinici, sia con endpoint somatici che con biomarcatori, hanno avuto un buon esito, e la terapia enzimatica sostitutiva è stata la tecnologia di maggior successo. Secondo questa indagine, quattro fattori hanno giocato un ruolo chiave nello sviluppo riuscito di farmaci orfani o nella loro designazione: la prevalenza della malattia, gli endpoint, la precedente normativa e la piattaforma tecnologica. E gli sviluppi di successo, solitamente, hanno seminato ulteriori innovazioni.