Troppe violazioni degli obblighi previsti dalla legge n. 68 del 1999 da parte dei datori di lavoro
La Senatrice Paola Binetti (FI), presidente dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare, mercoledì 20 luglio, si è rivolta al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, chiedendogli risposte in materia di rispetto della legge n. 68 del 1999, con riguardo all’assunzione di determinate percentuali di persone con disabilità, a carico di tutti i datori di lavoro pubblici e privati che abbiano un numero di dipendenti superiore a 15.
LA DISCIPLINA DELLA LEGGE N. 68 DEL 1999
Nel testo dell’interrogazione si legge che “l'articolo 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68, recante "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", dispone l'obbligo di assunzione di determinate percentuali di persone con disabilità, a carico di tutti i datori di lavoro pubblici e privati che abbiano un numero di dipendenti superiore a 15. Le aziende obbligate sono tenute a presentare una "dichiarazione PID (Prospetto Informativo Disabili)"; l'articolo 9 dispone che i datori di lavoro pubblici e privati obbligati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti un prospetto informativo dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, il numero e i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva, nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori con disabilità. Il datore di lavoro non è tenuto ad inviare il prospetto se, rispetto all'ultimo prospetto inviato, non avvengono cambiamenti nella situazione occupazionale tali da modificare l'obbligo o da incidere sul computo della quota di riserva; la stessa normativa, integrata dai successivi regolamenti, ha disciplinato l'invio telematico dei prospetti informativi, attraverso il "servizio informatico per l'invio telematico del prospetto informativo dei lavoratori con disabilità”.
LA VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DA PARTE DEI DATORI DI LAVORO
Nella sua interrogazione, la Sen. Binetti esprime preoccupazione per il mancato rispetto degli obblighi previsti da questa legge. Sono tanti infatti i datori di lavoro, sia pubblici che privati, che incorrono nel pagamento di sanzioni. Nel testo dell’interrogazione si legge che “dal 1° gennaio 2022 la sanzione è pari a 196,05 euro per ogni giorno di mancata assunzione del lavoratore disabile. In caso di mancato invio del prospetto informativo disabili alla scadenza (31 gennaio), a decorrere dal 1° gennaio 2022, la sanzione amministrativa sarà pari a 702,43 euro, maggiorata di 34,02 euro per ogni giorno di ulteriore ritardo”. Nonostante le violazioni, l'ultimo "Rapporto annuale delle attività di tutela e vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale", redatto dall'Ispettorato nazionale del lavoro (2020), dedica poche e sommarie righe al tema "lavoratori diversamente abili" ma, comunque, rileva l’accertamento di ben 327 posizioni lavorative non coperte”. Dal sito web dell'Ispettorato nazionale del lavoro, rappresenta la Sen. Binetti, non si ricavano dati ulteriori, se non occasionali, e molto rare notizie relative a attività di controllo effettuate localmente.
Per questi motivi, la Sen. Binetti ha chiesto al Ministro Orlando se “ ritenga l'attività descritta parte integrante e importante della missione dell'Ispettorato nazionale del lavoro, meritevole di una particolare attenzione da parte del Governo e se sia in possesso di dati analitici e attendibili sulle ispezioni effettuate su tutto il territorio nazionale dagli ispettorati territoriali in materia di rispetto della legge n. 68 del 1999 da parte dei datori di lavoro pubblici e privati, sul numero di violazioni riscontrate, sul numero e sull'ammontare delle sanzioni irrogate e, conseguentemente, sulle somme destinate, anno per anno e regione per regione, al fondo di cui all'art. 14 della legge n. 68 del 1999”.
L’augurio è che, grazie anche all’interrogazione presentata dalla senatrice Binetti, l’attenzione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali torni su questo tema, troppo spesso trascurato.