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Atto di indirizzo sanità partecipata

L’attività del Gruppo si è conclusa nei giorni scorsi con la predisposizione di un documento con proposte incrementare, strutturare e valorizzare la partecipazione civica

Con Decreto del Capo di Gabinetto del 22 aprile 2021, è stato istituito presso il Ministero della Salute un Gruppo di studio sulla partecipazione delle Associazioni di cittadini operanti in ambito sanitario, con il mandato di definire il ruolo, le modalità e le forme di partecipazione ai processi decisionali del Ministero della Salute da parte delle Associazioni e degli Enti, con particolare riferimento a quelli attivi nella società civile, nella rappresentanza dei pazienti e dei cittadini, e impegnati, ciascuno con le finalità specificamente connesse alla propria mission, nell’ambito sanitario.

GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO DI STUDIO

Obiettivo del lavoro svolto dal Gruppo, che si è concluso proprio in questi giorno, è stato quello di identificare le modalità con cui i principi enunciati nella Scheda 14 del Patto per la salute 2019-2021 (Strumenti di accesso partecipato e personalizzato del cittadino ai servizi sanitari) potessero essere trasposti nella ordinaria prassi delle attività ministeriali.

Operativamente, il Gruppo ha concentrato in particolare la propria attenzione su:

I PARTECIPANTI AL GRUPPO

Ai lavori del Gruppo di studio, coordinato dal Capo della Segreteria tecnica del Ministero, dott. Antonio Gaudioso, hanno preso parte, come da indicazione dell’Art. 2 del Decreto 22/2021:

LE CONCLUSIONI DEL LAVORO: L’ATTO DI INDIRIZZO PER IL MINISTERO

L’attività del Gruppo si è conclusa nei giorni scorsi con la predisposizione di un documento recante proposte al Ministero della Salute circa possibili azioni per incrementare, strutturare e valorizzare la partecipazione civica nell’ambito delle attività di competenza dell’Amministrazione. Tale documento è stato anche validato, nel corso dell’Evento svoltosi presso questo Ministero nello scorso mese di luglio, da un ampio consesso di Associazioni più rappresentative. Da tutto questo è scaturita la redazione di un Atto di indirizzo, poi trasmesso alle Direzioni Generali affinché venga promossa ulteriormente ed in maniera stabile la partecipazione delle associazioni nelle attività di rispettiva competenza.

Le modalità di partecipazione di Associazioni e società civile previste dall’Atto di indirizzo sono:

Coinvolgimento in percorsi decisionali, nella fase istruttoria, con la finalità di acquisire la posizione degli Enti su un provvedimento che si intende adottare. Le consultazioni possono avvenire sia su provvedimenti di ampio respiro, sia su specifici programmi.

Possibilità per gli Enti di avanzare istanza, tramite una procedura chiara e trasparente, affinché questioni ritenute rilevanti siano incluse nell’agenda di lavoro del Ministero della salute, con le relative ipotesi di azioni proposte dagli Enti.

Prevede che l’amministrazione si avvalga della collaborazione degli Enti nella definizione di programmi, piani o interventi di diretto o indiretto impatto sui cittadini/pazienti, per progettarne lo svolgimento, integrarne i contenuti, correggerne le procedure, identificare le metodologie di valutazione degli effetti.

Collaborazione degli Enti nella attuazione di provvedimenti, piani e programmi già adottati, tramite attivazione di focus group, gruppi di lavoro, protocolli d’intesa e forme di coinvolgimento “sussidiario”.

Prevede che nella fase di definizione di specifici provvedimenti, programmi e piani gli Enti possano presentare loro evidenze, vale a dire testimonianze ed esperienze di cui l’Amministrazione può tenere conto nel percorso decisionale a titolo di “patient evidence”.

Da parte dell’Amministrazione, forme e programmi di valutazione e di monitoraggio partecipato circa l’attuazione delle proprie politiche, fornendo ampia evidenza pubblica dei relativi risultati, anche attraverso i canali di comunicazione che gli Enti possono offrire a complemento di quelli istituzionali.

Prevede la possibilità per gli Enti di avanzare istanze di modifica di uno specifico provvedimento, supportando l’istanza attraverso la presentazione all’Amministrazione di propria documentazione a supporto.

Il coinvolgimento degli Enti può realizzarsi tramite inserimento di loro Rappresentanti all’interno di tavoli, osservatori, gruppi di lavoro, a seconda dell’oggetto specifico e dei percorsi istituzionali specificamente attivati dalla Amministrazione. Lo stesso potrà riguardare specifici provvedimenti, piani e programmi nelle varie fasi di istruttoria e/o di definizione.

La scelta ricadrà, di volta in volta, su Enti rilevanti e rappresentativi rispetto all’oggetto in discussione, includendo sia Enti di riferimento per la specifica area di patologie, ove costituiti, sia le associazioni di cittadini che le federazioni e reti di associazioni attive in ambito sanitario o per la promozione della salute.

IL COINVOLGIMENTO DI ENTI E ASSOCIAZIONI

L’Amministrazione predisporrà una scheda tramite la quale gli Enti potranno presentare una istanza per l’inserimento in un apposito Elenco istituito per le finalità previste dall’Atto di indirizzo.

L’ Elenco degli Enti che si verrà così componendo sarà pubblico e verrà, pertanto, pubblicato sul sito del Ministero della salute, sezione Trasparenza, periodicamente aggiornato.

Il Ministero della Salute, con un separato provvedimento, definirà, per ciascuna delle succitate forme di partecipazione, le specifiche procedure per il coinvolgimento degli Enti inseriti nell’ Elenco apposito. 

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