Il materiale informativo è disponibile in 11 lingue
Il sito del Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità ospita ora una sezione dedicata all’acido folico e all’assunzione dei folati prima della gravidanza. L’iniziativa rientra tra le strategie di promozione e divulgazione della corretta assunzione di acido folico nella prevenzione primaria di gravi malformazioni congenite, come ad esempio i Difetti del Tubo Neurale (DTN).
Secondo i dati riportati dal CNMR la percentuale di donne che assume acido folico prima e durante la gravidanza non raggiunge il 30 per cento, percentuale che scende fino al 6 per cento nel caso di donne straniere. I dati indicano inequivocabilmente che la cultura della prevenzione della malformazioni congenite non è diffusa.
La carenza di acido folico nelle prime fasi della gravidanza aumenta fortemente il rischio di malformazione del feto, in particolare di difetti del tubo neurale (DTN) associati a spina bifida o anencefalia. In generale, una carenza di folati può dare luogo con più facilità a esiti avversi. Negli adulti, la carenza di acido folico può manifestarsi con l'anemia megaloblastica. Inoltre, è spesso associata a carenze di altri oligonutrienti (zinco, vitamina B12) che sono, a loro volta, ulteriori fattori di rischio teratogeno (ad es., difetti del tubo neurale).
Una riduzione dell'assorbimento di acido folico, e/o un conseguente aumento del fabbisogno, possono derivare anche dall'assunzione di alcuni farmaci (barbiturici, estroprogestinici), da un elevato consumo di alcol, dal diabete mellito insulino-dipendente, dalla celiachia, o da alcune specifiche varianti di geni coinvolti nel metabolismo dei folati (metilene-tetraidrofolato-reduttasi, recettore dei folati).
Per questo motivo Il CNMR ha predisposto del materiale informativo, progettato secondo le tecniche per la comunicazione efficace, sia in lingua italiana che nelle principali lingue straniere parlate dalle donne presenti in Italia.
Sono disponibili opuscoli, brochure e poster in 11 lingue: italiano, albanese, arabo, cinese, francese, inglese, portoghese, rumeno, russo, spagnolo, tedesco.
I materiali multilingue devono essere considerati strumenti di supporto ad una attività di intermediazione culturale a sostegno della comunicazione individuale. In tal senso resta fondamentale il ruolo dell’operatore socio-sanitario che, attraverso questo documento, deve farsi promotore attivo del messaggio in esso contenuto.
Le strutture pubbliche o private interessate a diffondere i materiali divulgativi elaborati dal CNMR, presenti in questa pagina, possono richiedere l’invio del materiale. Il CNMR si riserverà la facoltà di decidere se inviare i materiali richiesti solo in formato grafico per la stampa o in formato cartaceo (fino ad esaurimento scorte).
Per info e richieste consultate questo link.