On. Lacarra: “Ogni anno si verificano 1.000 casi di morti cardiache improvvise, è urgente approvare la proposta di legge dedicata, per salvare vite”
“La buona riuscita dell’intervento e la ripresa di Edoardo Bove sono notizie che ci fanno tirare un sospiro di sollievo dopo la grande angoscia vissuta da tutti noi nei momenti del malore in diretta TV. Non sappiamo se potremo ancora apprezzare il suo talento su un campo di calcio, e di certo ce lo auguriamo, ma la cosa più importante è che stia bene, che possa riabbracciare i suoi cari e continuare a vivere”.
È il commento che l’Onorevole Marco Lacarra (PD) affida a una nota, nella giornata in cui giungono notizie positive sullo stato di recupero del giovane giocatore della Fiorentina, sottoposto a impianto di defibrillatore sottocutaneo dopo un malore in campo.
“Tutto ciò – commenta ancora l’On. Lacarra – è stato possibile grazie all’intervento immediato dei soccorritori e all’ottimo lavoro fatto dal personale sanitario in questi giorni. Quanto, per fortuna, è toccato in sorte al calciatore, però, non è purtroppo la normalità. Ogni anno, infatti, si verificano 1.000 casi di morte cardiaca improvvisa di under 35. Bambini, adolescenti e giovani adulti che perdono la vita senza una spiegazione e senza una diagnosi postuma. In Italia esiste una legge che obbliga il riscontro diagnostico nella morte improvvisa del lattante e del feto, ma non nel caso di morte improvvisa di un giovane. Un vuoto normativo che ci impedisce di scoprire le cause, spesso nascoste, dietro a questi decessi, e di prevenire nuovi casi simili tra i familiari”.
“Quasi due anni fa, – ricorda Lacarra – insieme ai colleghi Nicola Carè e Debora Serracchiani, con il fondamentale sostegno della Società Italiana di Cardiologia e l’interlocuzione con una vera e propria rete di oltre 50 tra associazioni di pazienti e clinici riunite dall’Osservatorio Malattie Rare, abbiamo presentato una proposta di legge già depositata da Paolo Siani nella scorsa legislatura per riempire questa dolorosissima lacuna. Ad oggi, tuttavia, il nostro testo non ha ancora iniziato il suo iter di esame e approvazione, mentre i casi come quello di Edoardo Bove ci ricordano quanto sia imprescindibile intervenire con più decisione nell’ambito della prevenzione”.
Un caso di attualità, quello del calciatore ventiduenne, che permette di riportare all’attenzione delle Istituzioni l’importanza e l’urgenza di avviare quanto prima l’iter valutativo della proposta di legge.
LA PROPOSTA DI LEGGE MORTI IMPROVVISE
“Identificare le possibili cause di morte improvvisa nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti, intendendo per tali i soggetti di età non superiore a quaranta anni”. È questo l’obiettivo – indicato dal testo dell’Art. 1 – della proposta di legge cui fa riferimento l’On. Lacarra. La modalità indicata è quella di diagnosi autoptica istologica e molecolare, post mortem, nei casi in cui il decesso si sia verificato improvvisamente e in assenza di una chiara e identificabile causa.
Tale proposta normativa – riportava la lettera che la rete di 50 associazioni coordinata da OMaR ha inviato a Deputati e Senatori delle commissioni Affari Sociali di Camera e Senato – si pone l’obiettivo di mettere al centro la prevenzione e gli investimenti negli accertamenti necessari a indagare le ragioni di una morte improvvisa, che serviranno un domani a migliorare e garantire l’esistenza di tante persone. Se, infatti, dalle analisi dovesse emergere che il motivo dell’improvviso decesso di una persona è legato a una malattia genetica che poteva essere individuata anche nei figli o nei parenti senza sintomi, sarà possibile intervenire con farmaci o con l’assistenza sociosanitaria adeguata.