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GlaxoSmithKline: " Necessario attivare un nuovo dialogo con Governo e Regioni "

Verona, 23 luglio 2012 – Anche GlaxoSmithKline Italia è fortemente preoccupata per il potenziale impatto che la spending review potrebbe avere sul settore farmaceutico e di conseguenza su Pazienti e Comunità.
“Il problema non è solo più la distribuzione ineguale dei sacrifici richiesti – ha dichiarato Luc Debruyne, General manager della multinazionale per l’Italia – cioè che un sistema con i prezzi più bassi in Europa e che conta per il 15 per cento della spesa sanitaria pubblica sia costretto a subire il 40 per cento dei tagli in sanità. Il problema è non compromettere la sostenibilità di questo settore, la sua capacità di contribuire all’export nazionale, di essere volano di crescita e sviluppo, di continuare a dare accesso ai cittadini ai farmaci maggiormente necessari ed innovativi”. Per questo l’azienda ha preso carta e penna e ha scritto le proprie preoccupazioni ai governatori di Emilia Romagna e Veneto, le due regioni dove sono presenti i propri impianti produttivi che riforniscono oltre 120 paesi in tutto il mondo.

GlaxoSmithKline opera in Italia dal 1932 e dal primo insediamento a Verona ha progressivamente esteso le proprie attività in tutto il Paese con una continua crescita di addetti, fatturato ed export, rallentata solo nel 2010 con la cessione delle attività del Centro ricerche di Verona all’azienda statunitense Aptuit.

“Eccellenza, innovazione e sostenibilità sono gli ingredienti che in questi ultimi 80 anni ci hanno consentito di contribuire allo sviluppo ed alla ricchezza della Comunità. Gli stessi che ci hanno permesso di affrontare il cambiamento nel modo di fare ricerca salvaguardando occupazione e competitività e di rinforzare, nonostante la crisi internazionale, la nostra presenza industriale in Italia – ha concluso Debruyne. –Togliere ancora equilibrio a questo settore ne può compromettere definitivamente la sostenibilità, avviandolo verso un punto di non ritorno per competitività, attrattività, investimenti, occupazione e qualità delle prestazioni erogate alla Comunità. È tuttavia necessario per il bene del Paese che la manovra economica resti efficace e determinata e che tutti ne facciano parte: per questo suggerisco di attivare un nuovo dialogo con Governo e Regioni per creare nuove prospettive per la salute dei cittadini e per il nostro patrimonio industriale, con gli stessi risparmi e conservando le necessarie opportunità di crescita sostenibile, per una ripresa che deve iniziare al più presto".

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