Roma - Ha fatto appena in tempo a vedere la luce e ravvivare qualche focolaio di speranze nelle persone in attesa di veder riconosciute le proprie malattie rare, poi la bozza di decreto Balduzzi è finita sotto la doccia fredda del preconsiglio, dove ieri pomeriggio diversi esponenti tecnici del Governo hanno sollevato dubbi di costituzionalità, di copertura e di merito sulle norme previste.
Per quanto riguarda l'allargamento dei Lea e dunque l'elenco delle malattie rare non è affatto difficile immaginare che il problema possa essere di certo la copertura finanziaria, non sarebbe certo la prima volta che l'attesa e le speranze dei pazienti si arenano in questo stesso punto.
Ora non resta che attendere il prossimo Consiglio dei Ministri per capire se il decreto è destinato a fermasi del tutto - come era già successo in luglio - o se magari possa proseguire, se pur lentamente e con non pochi aggiustamenti, il suo iter.