Una speranza in più per chi attende polmoni, pancreas o intestino, tra loro tanti malati rari.
D’oggi in poi per i malati in attesa di trapianto c’è una grossa possibilità in più: non sarà più necessario attendere esclusivamente la disponibilità di un organo da un donatore deceduto ma si potrà ricevere questo dono di vita anche da un vivente compatibile. La proposta di legge n. 3291, che prevede la possibilità della ‘donazione/trapianto tra vivi’ per organi quali il polmone, il pancreas e l’intestino, è infatti diventata a tutti gli effetti Legge dello Stato ieri pomeriggio, con il sì definitivo del Senato, dopo che già l’8 maggio scorso la Camera aveva dato il via libera.
L’iter velocissimo con cui questa proposta di legge è passata in entrambe le Camere è un risultato di cui il nostro Paese può andare fiero e che testimonia il larghissimo e trasversale appoggio trovato non solo nel mondo politico ma anche in quello scientifico.
Il provvedimento è molto semplice, due articoli soli per allargare a polmone, pancreas e intestino la possibilità prima prevista in pochissimi casi, come quello del trapianto di fegato o per il rene.
Questo allargamento significa moltissimo per le tante persone in lista d’attesa, tra queste ci sono certo tanti malati rari, solo per rimanere nell’ambito del polmone, uno degli organi più difficili da ottenere, di questa legge potranno beneficiare i pazienti con fibrosi cistica – spesso giovanissimi – quelli, numericamente più rari e generalmente adulti, affetti da fibrosi polmonare idiopatica. Come previsto per tutte le altre donazioni di organi e tessuti, incluso il sangue umano, la donazione potrà essere effettuata tra viventi solo ed esclusivamente a titolo gratuito.