Il Comitato 16 novembre ne chiede il doppio.
Intanto l’Abruzzo stanzia 2,34 milioni per l’assistenza domiciliare ai malati SLA
Roma - La legge di stabilità sta per approdare nell'aula di Montecitorio per la discussione generale. Un emendamento dei due relatori nella commissione Bilancio, Renato Brunetta del Pdl e Pierpaolo Baretta del Pd, ha ridefinito gli stanziamenti riservati alle politiche sociali. Novecento milioni di euro da suddividere in una lunga serie di interventi; si va dalle spese sanitarie agli interventi per le aree terremotate del Paese. La parte dello stanziamento più pertinente con il funzionamento dello stato sociale e dell'assistenza medica riguarda poco più della metà del fondo: 500 milioni, di cui 300 al fondo per le politiche sociali e 200 ai disabili gravi non autosufficienti. Tra questi sono inclusi i malati di Sla, che attraverso il Comitato 16 novembre chiedono, invece, uno stanziamento almeno doppio per la non autosufficienza di 400 milioni di euro.
Secondo le dichiarazioni dei relatori, non si dovrebbero registrare ulteriori modifiche sulla suddivisione di questa frazione del Fondo. La Commissione di Montecitorio sta infatti discutendo una serie di emendamenti su altre tipologie di interventi. Ovviamente, non sono escluse modifiche durante i lavori dell'Aula.
Il tema dell'assistenza alle persone non autosufficienti è particolarmente sentito da tutte le forze politiche presenti alla Camera. Stefano Pedica, senatore dell'Italia dei valori, ha richiamato Palazzo Chigi alle proprie responsabilità.
“Il ministro Vittorio Grilli passi dalle parole ai fatti. Dopo aver promesso il rifinanziamento del fondo per la non autosufficienza, i malati di Sla aspettano ancora un impegno concreto da parte del governo - ha affermato in una nota il senatore dipietrista - Ricordo solo che chi è affetto da malattie neurodegenerative ha bisogno di un'assistenza costante, 24 ore su 24, e di cure e macchinari con costi altissimi – spiega Pedica – Ecco perché è giusto garantire alle famiglie un adeguato assegno di cura per assistere queste persone in casa. L'alternativa sono le residenze sanitarie, le quali però costano il quadruplo. Quindi, Monti e Grilli si facciano quattro conti e trovino subito i fondi per l'assistenza domiciliare dei malati di Sla”.
IN ABRUZZO, intanto, la Regione ha deciso di rafforzare il proprio intervento a sostegno dei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica. La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti il “Progetto esecutivo per l'assistenza alle persone affette da Sla”, finanziato con 2,34 milioni di euro. L'Amministrazione regionale punta sull'implementazione dei percorsi sanitari domiciliari nel prossimo biennio. Un'azione da portare avanti tramite l'erogazione di un assegno a favore delle persone non autosufficienti e dei familiari che accetteranno di fornire assistenza a questi pazienti. Interventi a cui si affiancheranno attività di monitoraggio e di divulgazione. Anche in altre Regioni sono allo studio provvedimenti per “correggere” quanto deciso dal Governo.