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Roma - "Grande soddisfazione" per l'ordine del giorno al decreto del Fare accolto il 6 agosto dal Governo nell'Aula di Palazzo Madama. Ad esprimerla è la senatrice del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Laura Bianconi. L'odg, presentato dal gruppo Grandi Autonomie e Libertà del Senato al dl Fare e firmato da Laura Bianconi, Giovanni Bilardi, Antonio Scavone, Giovanni Mauro, Mario Ferrara, Lucio Barani, Luigi Compagna, Giuseppe Compagnone e Paolo Naccarato e sottoscritto anche dai senatori del Pdl Luigi D'Ambrosio Lettieri, Maria Rizzotti, Sante Zuffada, Piero Aiello, Guido Viceconte e Lucio Romano, prevede di ampliare l'articolo 15 della Spending review anche ai farmaci cosiddetti ''orfani'', quei medicinali usati prevalentemente nel trattamento di malattie rare.


"Stiamo parlando - spiega Bianconi - di 79 farmaci che hanno per l'85% un'unica indicazione su una malattia rara e questo è un provvedimento di civiltà che risponde alle esigenze degli oltre 2 milioni di pazienti, la maggior parte bambini, che nel nostro paese soffrono di una malattia rara. Occorre infatti sostenere le industrie farmaceutiche di buona volontà che si impegnano nell'individuazione dei farmaci più idonei per questo tipo di patologie, nell'auspicio di una legge quadro che regolamenti una volta per sempre il trattamento delle malattie rare".

L'articolo 15 della Spending review, infatti, "prevede che l'eventuale sforamento del budget per i farmaci innovativi non sia a carico del Sistema sanitario nazionale, ma ripartito tra le tutte le aziende titolari di Aic (Autorizzazione all'immissione in commercio) in proporzione ai rispettivi fatturati relativi ai medicinali non innovativi coperti da brevetto". Nello specifico, l'ordine del giorno prevede che questa procedura venga ampliata anche ai farmaci orfani.

 

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