L'esecutivo ha stanziato 775 milioni di euro da distribuire alle Regioni. Tutto pronto per la liquidazione
Il governo intende procedere ad una rapida liquidazioni dei risarcimenti spettanti ai pazienti infettati da emoderivati o malati a seguito di una vaccinazione obbligatoria. La legge di stabilità licenziata da Palazzo Chigi stanzia 775 milioni di euro da distribuire tra le varie Regioni. Saranno superati anche limiti formali quali i tempi di prescrizione del diritto e senza attendere i contenziosi giudiziari.
Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, si è confrontato in un incontro con i pazienti e le loro associazioni: Un'azione impostata all'equità - spiega l'esponente dell'esecutivo - con la quale si riconosce il dovuto sostegno a quanti hanno patito danni, valutando la situazione che si è determinata non con il metro della formalità ma con quello della giustizia sostanziale. Chi oggi vive una situazione di disagio, insomma, va comunque risarcito secondo equità e diritto ma senza badare a date, tempi legali o possibili cavilli”. La norma voluta dal governo, l'articolo 27 bis del decreto legge 90/2014 poi convertito nella legge 114 dell'8 agosto scorso, prevede che entro il 31 dicembre 2017 ricevano l'indennizzo tutti i 6500 pazienti danneggiati da trasfusioni o emoderivati infetti o vaccinazioni obbligatorie che abbiano aderito alla procedura transattiva. Il risarcimento avverrà con la liquidazione in un'unica soluzione di una somma pari a 100.000 euro per i danneggiati da trasfusioni o emoderivati infetti e di 20.000 per i danneggiati da vaccinazione obbligatoria (in considerazione, per questi ultimi, del godimento di forme di indennizzo ulteriori frutto di diverse previsioni normative). Al risarcimento saranno ammessi tutti quanti hanno presentato domanda di accesso alla procedura transattiva avendone i requisiti, indipendentemente dalla eventuale prescrizione del diritto o dal fatto che la trasfusione sia avvenuta in data precedente al 24 luglio 1978, data in cui è divenuta obbligatoria la ricerca dell'antigene dell'epatite B nel sangue e negli emoderivati.