L’8 settembre 2015, scatta lo sciopero ad oltranza del personale dei servizi di sportello per l’accesso alle prestazioni sanitarie ambulatoriali nelle ASL e negli Ospedali pubblici del Lazio: oltre 3000 operatori e cittadini con una petizione chiedono a Zingaretti e Cantone l’annullamento della gara d’appalto per i Cup delle Asl e delle AO della Regione.
Gli oltre 2000 operatori delle ditte esterne dei servizi CUP delle ASL e delle Aziende Ospedaliere, si sono costituiti in comitato spontaneo e, tra le iniziative della loro mobilitazione, preannunciano dal prossimo 8 settembre la sospensione ad oltranza delle attività amministrative di sportello al pubblico, con il blocco di accettazione, pagamento del ticket, prenotazione, segreteria e ritiro referti delle prestazioni sanitarie ambulatoriali. Il bando della Regione Lazio, che scade il prossimo 21 settembre, con i tagli al servizio che prevede è una minaccia concreta al posto di lavoro, non tutela i lavoratori che operano in questi servizi da quasi 20 anni e rischia di provocare il caos organizzativo nell’accesso degli utenti alle prestazioni sanitarie ambulatoriali in gran parte della Regione. Nella gara precedente, annullata e sotto indagine, c’è stato il tentativo di mafia capitale di accaparrarsi parte dei servizi con il favore di funzionari regionali. Ora ci troviamo a subire una grave ingiustizia. Per questo abbiamo lanciato una petizione che chiede al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e a Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac), di annullare la gara per la gestione dei Centri Unici di Prenotazione CUP delle prestazioni sanitarie delle Asl e delle Aziende Ospedaliere del Lazio e la sua revisione con l’inserimento di clausole sociali a tutela dei lavoratori.
Il Comitato Lavoratori Cup Lazio denuncia il taglio indiscriminato di oltre 300 posti di lavoro che significa per l’utenza file ed attese più lunghe, con inevitabile difficoltà di accesso ai servizi della sanità pubblica della Regione; l’assenza di tutele sufficienti per i lavoratori occupati che rischiano di ripercuotersi anche sulla libera competizione delle imprese con logiche di massimo ribasso; l’inquinamento del bando istruito dagli stessi uffici in cui hanno operato, fino a pochi giorni fa, le persone tuttora indagate per l’infiltrazione di mafia capitale nella gara precedente.
Questi i motivi per cui il Comitato è obbligato ad attuare dal prossimo 8 settembre il blocco ad oltranza di tutti i servizi CUP di ASL e Ospedali della Regione Lazio gestiti dalle ditte esterne e sollecita la solidarietà dei cittadini e dei lavoratori della sanità a sostegno delle loro iniziative di lotta, a partire dalla firma della petizione nei luoghi di raccolta e su change.org.