Carmine Pinto, presidente Aiom, è stato audito dalla commissione Affari sociali di Montecitorio
La commissione Affari sociali della Camera sta portando avanti l'esame del testo unificato sull'istituzione e la regolamentazione dei Registri tumori. I componenti dell'organo di Montecitorio stanno portando avanti una serie di audizioni prima di riprendere il lavoro vero e proprio sul provvedimento.
Carmine Pinto, presidente dell'Associazione italiana di Oncologia medica, ha rivolto un chiaro appello ai deputati ricordando che oggi l'unico dato di certezza sul tema è rappresentato da confusione e differenze: “I Registri tumori sono strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui malati oncologici, come il tipo di cancro, età e sesso, incidenza e mortalità per aree geografiche. In nessuna struttura ospedaliera infatti c'è l'obbligo di archiviare tali dati, essenziali per la ricerca sulle cause e per progettare interventi di prevenzione”. L'oncologo si è raccomandato perché si arrivi alla promulgazione di una normativa chiara ed esplicita: un testo che eviti interpretazioni o la nascita di modalità applicative lontane dalla volontà del legislatore. Pinto ha infine ricordato che la scelta migliore sarebbe quella di legare la raccolta dei dati e la consultazione dei registri alla pluriennale esperienza di Airtum: associazione dei registri che oggi è attiva in zone in cui vivono oltre venti milioni di italiani.
Nelle prossime sedute dalla commissione Affari sociali dovrebbe riprendere il confronto sul testo delle proposte di legge e sugli eventuali emendamenti. In questo articolo vi avevamo raccontato qual è lo stato dell'arte. Per il momento, nessuno degli articolati in discussione menziona esplicitamente i tumori rari.