AstraZeneca e MedImmune hanno annunciato la scelta di mettere in atto un innovativo approccio di genomica integrata per procedere alla scoperta di nuovi farmaci e trasformare il processo di ricerca e sviluppo relativo ai propri composti sperimentali. Attraverso una metodologia di lavoro che incorpori lo studio del genoma umano, AstraZeneca ritiene che sia possibile migliorare non solo la comprensione dei meccanismi biologici delle malattie, ma anche l'identificazione di nuovi bersagli terapeutici, la selezione dei partecipanti agli studi clinici e l'abbinamento dei pazienti ai trattamenti potenzialmente più efficaci.
Innanzitutto, AstraZeneca condividerà con Human Longevity Inc. (USA) circa 500.000 campioni di DNA che, per la maggior parte, sono stati donati dai pazienti coinvolti nelle varie sperimentazioni cliniche della società e che verranno sottoposti alle più moderne tecniche di sequenziamento del genoma. In secondo luogo, l'iniziativa prevede la collaborazione con diversi istituti di ricerca, come il Wellcome Trust Sanger Institute (Cambridge, Regno Unito) e l'Institute for Molecular Medicine Finland (FIMM) dell'Università di Helsinki (Finlandia).
Infine, AstraZeneca ha stabilito la creazione di un proprio Centro per la Ricerca Genomica, che avrà luogo presso la sede della società a Cambridge e che si occuperà di elaborare e gestire un database di sequenze genomiche. Tali informazioni verranno ottenute dai pazienti arruolati negli studi clinici e saranno associate ai dati raccolti dalle sperimentazioni, in particolar modo a quelli che riguardano le eventuali risposte ai farmaci.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il comunicato stampa aziendale.