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L'azienda farmaceutica Merck ha annunciato i vincitori del Grant for Growth Innovation (GGI) 2016, un premio istituito per sostenere progetti innovativi per il progresso della scienza e della ricerca medica nel campo dei disturbi della crescita. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Parigi (Francia), in occasione del 55° meeting della European Society for Paediatric Endocrinology (ESPE). Uno dei tre vincitori è l'italiano Antonio Cittadini, dell'Università Federico II di Napoli, che ha ottenuto il riconoscimento grazie al proprio progetto Treatment of growth hormone deficiency associated with chronic heart failure: A randomized, double-blind, placebo-controlled study.

Merck ha avviato il programma Grant for Growth Innovation GGI per promuovere il progresso della conoscenza nel settore dei disturbi della crescita. Ai progetti selezionati viene assegnato un finanziamento annuale di circa 400.000 euro, un totale diviso tra un massimo di tre proposte di ricerca. L'edizione 2016 del premio ha ricevuto 38 candidature, provenienti da 20 Paesi diversi, che sono state esaminate da un Comitato Scientifico indipendente composto da cinque endocrinologi e da ricercatori di fama internazionale. A seguito di un rigoroso processo di selezione, i tre premi sono stati assegnati a progetti innovativi provenienti da Australia, Italia e Brasile.

Oltre al nostro Antonio Cittadini, sono stati dichiarati vincitori Andrew J. Brooks, dello University of Queensland Diamantina Institute (Brisbane, Australia), e Alexander Augusto de Lima Jorge, della University of São Paulo Medical School (Brasile).

“Siamo entusiasti dell’elevata qualità e della visione dei ricercatori ai quali sono stati assegnati i premi. Siamo anche consapevoli che, nonostante i progressi nel trattamento e nella gestione dei disturbi della crescita, c’è ancora l’esigenza di migliorare la comprensione di queste patologie, per affrontare al meglio gli aspetti clinici che ancora necessitano di risposte. Non vediamo l'ora di vedere i risultati di questi progetti”, ha dichiarato il dott. Steven Hildemann, Global Chief Medical Officer and Head of Global Medical and Safety del business Biopharma di Merck.

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