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Malattie endocrinologiche rare - registro europeo Endo-ERN Core

Dai moduli specifici per condizione alla protezione dei dati: ecco come funziona il nuovo strumento sviluppato dalla rete di riferimento europea su queste patologie

Uno dei modi per migliorare l'assistenza sanitaria è condurre ricerche scientifiche, e per farlo, soprattutto nel caso di patologie rare, è importante raccogliere dati da un gruppo di pazienti che sia il più ampio possibile: c'è quindi la necessità di lavorare insieme in un network internazionale. Per questo motivo la rete di riferimento europea sulle malattie endocrinologiche rare Endo-ERN, in collaborazione con il registro europeo per le patologie endocrine rare EuRRECa, ha sviluppato un registro centrale europeo: il Core Registry.

A spiegare il suo funzionamento è la dr.ssa Loren van der Hoeven in un articolo originariamente pubblicato in olandese sulla rivista della Dutch Pituitary Foundation e qui tradotto in inglese. Come riporta l'edizione dell'8 novembre scorso di OrphaNews, la newsletter di Orphanet, i medici – in tutta Europa e non solo – potranno inserire i dati sui loro pazienti con condizioni endocrine rare, compresi i bambini.

COME FUNZIONA IL REGISTRO

I medici che hanno in cura pazienti affetti da queste patologie possono chiedere loro, durante o dopo la visita, se vogliono partecipare al Core Registry, ma se non lo fanno possono essere anche gli stessi pazienti a proporlo. Questo non comporterà il doversi recare in ospedale più frequentemente, né il doversi sottoporre a esami aggiuntivi, e ovviamente anche il trattamento non cambierà. Il medico inserirà i risultati degli esami e dei trattamenti abituali nel registro, con l'obiettivo di raccogliere dati reali dal maggior numero possibile di pazienti. Se un ospedale non partecipa ancora al registro, può contattare il team all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

MODULI SPECIFICI PER CONDIZIONE

Per ogni paziente che partecipa – spiega la dr.ssa van der Hoeven – viene prima registrata la diagnosi confermata. Ci sono poi dei moduli specifici per condizione (come quelli su incongruenza di genere, carcinoma tiroideo differenziato pediatrico, obesità rara e tumori pituitari) nei quali vengono raccolti dati aggiuntivi. Il modulo sui tumori pituitari, ad esempio, include una raccolta di dati sul funzionamento dei diversi assi ormonali: c'è una sovrapproduzione di un ormone? Non vengono prodotti uno o più ormoni? Non vengono prodotti abbastanza ormoni? Non solo: sono presenti le immagini della risonanza magnetica (come la natura e le dimensioni della condizione), i trattamenti (come farmaci, interventi chirurgici o radioterapia) e i loro risultati.

LA PROTEZIONE DEI DATI

Il Core Registry gestisce correttamente i dati dei pazienti e rispetta tutte le leggi e le normative sulla privacy. I dati sono codificati e quelli personali come il nome e l'indirizzo non vengono inclusi nel registro. Inoltre, non saranno condivisi con altri ricercatori o ospedali i dati che possono essere ricondotti al paziente. La privacy è garantita in questo modo: ogni paziente riceve un codice, solo l'ospedale che lo ha in cura ha la chiave di questo codice, e i dati che i team di ricerca ricevono non possono essere ricondotti a lui. Se un team di ricerca desidera ricevere dati dal Core Registry, la richiesta deve essere approvata da un comitato speciale del registro che include un rappresentante del paziente, il quale valuterà la domanda e, se tutto è in ordine, darà al team il permesso di ricevere e utilizzare i dati.

IL COINVOLGIMENTO ATTIVO

I pazienti rimarranno sempre i proprietari dei loro dati. Se lo desiderano, possono avere un account nel Core Registry, con il quale potranno vedere quali dati che li riguardano sono stati inseriti, compilare questionari e ricevere una newsletter con i risultati della ricerca. In questo modo, oltre a contribuire alla raccolta dei dati, il paziente rimane attivamente coinvolto nella ricerca. La partecipazione al registro è sempre volontaria e può essere interrotta in qualsiasi momento, con la rimozione dei dati. Tuttavia – conclude la dr.ssa van der Hoeven – se un team ha già ricevuto i dati di un paziente non sarà più possibile rimuoverli, ma solo quel team continuerà a utilizzarli per la sua ricerca.

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