Un gruppo di ricerca statunitense ritiene di aver scoperto perché la malattia si ripresenta anche dopo trattamento
New York -Un articolo, pubblicato sulla rivista Blood, dà conto di una ricerca del Dr. Amit Verma, professore associato di Medicina e biologia dello sviluppo e molecolare presso l'Albert Einstein College di New York. Amit, insieme ad altri ricercatori americani, sostiene di aver scoperto che dietro la rara malattia del sangue nota come sindrome mielodisplastica (MDS) ci siano alcune cellule staminali anormali, che attivano lo sviluppo e la progressione della malattia.
Il ricercatore ha spiegato che anche dopo il trattamento standard di MDS, le cellule staminali anomali persistono nel midollo osseo. Così, anche se la malattia può sembrare in remissione, le cellule staminali non muoiono e la malattia inevitabilmente ritorna. Quindi c’è bisogno di spazzare via le cellule staminali anomale al fine di migliorare i tassi di guarigione.
Un gene chiamato Stat3 è risultato presente a livelli elevati nelle cellule staminali di persone con questa malattia, sarà probabilmente l’obiettivo di ulteriori indagini.