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Il farmaco è attualmente utilizzato per l’emoglobinuria parossistica notturna e la sindrome emolitico uremica

Il farmaco eculizumab può aiutare a tenere  sotto controllo gli effetti di una trasfusione sbagliata su un paziente. Presto il farmaco, prodotto da Alexion, entrerà a far parte dei protocolli di emergenza applicati negli ospedali toscani, in futuro forse in quelli di tutta italia. Gian Franco Gensini, ex preside della Facolta' di Medicina e Chirurgia dell'università di Firenze, che coordina la task force regionale toscana per lo studio degli eventi avversi in sanità, ha confermato la notizia.

 

''Le caratteristiche di questa sostanza - spiega Gensini -  la rendono potenzialmente utile in situazioni come una trasfusione di sangue incompatibile perché aiuta a tenere sotto controllo la rottura dei globuli rossi che si verifica in questi casi''.

Eculizumab è attualmente utilizzato per il trattamento di due patologie ematologiche, la Sindrome emolitico uremica atipica e l’emoglobinuria parossistica notturna

''Siccome gli effetti di una trasfusione di sangue incompatibile con quello del paziente produce reazioni simili a quelle provocate da queste malattie - spiega Gensini - abbiamo pensato di inserirlo nel nostro protocollo, a Careggi, proprio dopo un caso di errore trasfusionale avvenuto circa un anno fa su un paziente che però, per fortuna, non ebbe conseguenze''.

L'idea, spiega Gensini, fu suggerita da Lucio Luzzatto, uno dei massimi esperti in ematologia e attuale direttore scientifico dell'Istituto Toscano Tumori. ''E' chiaro che la trasfusione sbagliata è un errore che non dovrebbe accadere - aggiunge - ma purtroppo non è possibile escluderlo, e finora si è intervenuti sul paziente con un supporto legato agli effetti negativi della trasfusione sulla funzione renale. Il supporto della funzione renale è necessario, ma eculizumab può utilmente integrare il protocollo di intervento immediato dopo errore trasfusionale.

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