Milano – MolMed S.p.A. rende noto che il 9 dicembre scorso, Science Translational Medicine, una della più autorevoli riviste scientifiche, ha pubblicato i risultati dello studio “Tracking genetically engineered lymphocytes long-term reveals the dynamics of T-cell immunological memory” condotto su pazienti arruolati nella sperimentazione clinica di Fase I/II TK007 di MolMed. Lo studio è stato condotto da ricercatori e clinici dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e i dati raccolti sono stati presentati dal dott. Giacomo Oliveira, primo autore della pubblicazione, in occasione dell’ultimo Congresso Annuale della American Society of Hematology (ASH), tenutosi a Orlando (FL) dal 5 all’8 dicembre 2015.
Lo studio ha analizzato le cellule immunitarie di pazienti affetti da leucemia acuta che tra il 1995 e il 2012, nell’ambito della sperimentazione TK007 in cui erano stati arruolati, erano stati sottoposti a trapianto da donatore parzialmente compatibile e infusi con linfociti T memory ingegnerizzati con il gene suicida TK (Zalmoxis ®). L’analisi dei parametri immunologici dei pazienti ha verificato la sopravvivenza dei linfociti T memory ingegnerizzati con il gene TK, ne ha studiato le caratteristiche e fornito un’interpretazione per la loro persistenza a lungo termine.
Lo studio è stato condotto su 10 pazienti adulti, in 3 dei quali era stato attivato il gene “suicida” TK per risolvere la reazione delle cellule trapiantate contro l’ospite (Graft versus Host Disease – GvHD), sviluppatasi a seguito del trapianto aplo-identico. Lo studio ha verificato che, dopo un periodo di follow up tra i 2 e i 14 anni, tutti i pazienti erano in remissione completa, liberi da GvHD, e dotati di un sistema immunitario simile a quello di soggetti normali. L’analisi ha inoltre evidenziato che in tutti i casi erano ancora presenti cellule TK in cui il gene “suicida” era ancora funzionale.
Dall’analisi del sistema immunitario dei pazienti e delle singole cellule ingegnerizzate TK, gli scienziati hanno potuto quindi identificare quali sono i sottotipi di linfociti T memory più capaci di espandersi e in grado di resistere a lungo nel paziente: quelli con caratteristiche staminali detti memory stem T cell ed entrati in contatto con l’antigene.
“I risultati pubblicati sulla prestigiosa Science Translational Medicine” commenta il Prof. Claudio Bordignon, Presidente e Amministratore Delegato di MolMed S.p.A.
“rappresentano un’importante scoperta e potranno servire per lo sviluppo di terapie più efficaci e durature nella lotta contro le leucemie. Inoltre, l’efficacia di lungo periodo della terapia TK messa nuovamente in evidenza dallo studio, rappresenta per MolMed un’ulteriore conferma della bontà delle scelte fatte finora nel percorso intrapreso per sviluppare trattamenti innovativi per la cura dei tumori. E’ entusiasmante vedere come i progressi fatti nel campo delle terapie geniche e cellulari, basate sull’ingegnerizzazione del sistema immunitario, aprano nuovi scenari per il trattamento dei tumori. E MolMed, anche grazie a Zalmoxis, che permette il ricorso a trapianti da donatori parzialmente compatibili e promuove una rapida, ampia e duratura ricostituzione del sistema immunitario, è pronta a ricoprire un ruolo significativo in questa promettente area terapeutica.”