Il testo proposto dall’On. Volpi alla Camera mira ad aprire la strada a immunodeficienze e patologie lisosomiali e neuromuscolari, stanziando 8 milioni annui
Novembre, tempo di legge di bilancio e di grandi attese, anche per il mondo delle malattie rare. Uno degli emendamenti proposti alla Camera nei giorni scorsi, l’AC1334, se approvato introdurrebbe una modifica alla legge 167/2016 sullo screening neonatale metabolico allargato tale da poter estendere il test, in futuro, anche alle malattie ‘non metaboliche’. In particolare, ad essere introdotte nel panel sarebbero le “malattie neuromuscolari genetiche, le immunodeficienze combinate severe e le malattie da accumulo lisosomiale’. Non solo: l’emendamento prevede anche un'ulteriore copertura per lo screening di 8 milioni di euro all’anno, a partire dal 2019.
Nessun automatismo, però, nell’inserimento di nuove patologie nel panel: sarà sempre necessario un intervento specifico del Ministero della Salute che, avvalendosi della collaborazione dell'Istituto Superiore di Sanità, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s.) e delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano, sentite le società scientifiche di settore, sottoporrà a revisione periodica almeno biennale la lista della patologie da ricercare attraverso lo screening neonatale, in relazione all'evoluzione nel tempo delle evidenze scientifiche in campo diagnostico-terapeutico per le malattie genetiche ereditarie.
Per ulteriori informazioni e per conoscere il testo completo dell’emendamento è possibile visitare il sito Osservatorio Screening Neonatale.