Stampa
Screening neonatale SMA

Da dicembre 2021 ad aprile 2024 oltre 65mila neonati pugliesi sottoposti a screening neonatale per la SMA, con 8 diagnosi di positività presintomatiche e nessuna in fase sintomatica

La Puglia è apparsa, sin dall’approvazione della Legge Regionale n. 4 del 19 aprile 2021, come la regione italiana pioniera nell'introdurre lo screening obbligatorio alla nascita dell’atrofia muscolare spinale (SMA), a partire dal 6 dicembre 2021. Uno studio, pubblicato su Annals of Clinical and Translational Neurology, si è proposto di valutare l’impatto dell’implementazione delle NBS in Italia sull’accessibilità alle cure e sugli esiti dei pazienti, utilizzando l’esempio della Puglia.

 

Studi pilota pionieristici hanno promosso l'implementazione di NBS per SMA in diversi paesi del mondo e, in combinazione con l'opportunità di trattare i neonati nella fase presintomatica, hanno fornito la prima prova concreta dell'efficacia del trattamento precoce nella SMA, spingendo queste iniziative a diffondersi in tutto il mondo. Un recente studio pilota italiano su un'esperienza di 2 anni ha dimostrato che lo screening neonatale ha portato all'identificazione di 15 neonati con diagnosi molecolare di SMA, mettendo in luce l'importanza della standardizzazione delle attuali tecniche di diagnostica molecolare.

LO STUDIO DEL CASO PUGLIESE

Dal 6 dicembre 2021, i bambini nati in uno qualsiasi dei 26 centri nascita della Puglia sono stati sottoposti a screening per la SMA nell'ambito dell'iniziativa regionale NBS. I campioni sono stati inviati all'Unità di Genetica Medica di riferimento (Ospedale di Venere di Bari) ed è stato eseguito un test basato su PCR real-time specifico per la rilevazione qualitativa del gene SMN1 dell'esone 7.

Per i neonati presunti positivi allo screening, sono stati eseguiti due test molecolari di conferma diagnostica su campioni di sangue fresco solo dopo aver ottenuto il consenso dei genitori, entrambi utilizzati per confermare la delezione omozigote dell'esone 7 di SMN1 e per determinare il numero di copie di SMN2.

Tutti i soggetti positivi hanno ricevuto una delle due terapie approvate per la SMA presintomatica in Italia. I pazienti sono stati sottoposti a uno studio sulla conduzione nervosa motoria (NCS) prima del trattamento per registrare il potenziale d'azione muscolare composto (CMAP) basale derivante dalla stimolazione del polso e sono stati seguiti prospetticamente con campioni di sangue ed esami neurologici.

Lo studio è stato scritto da neurologi pediatrici, biologi e genetisti del Centro Dino Ferrari dell’Università di Milano, dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari e dell’Ospedale Di Venere di Bari.

I RISULTATI

Nei primi 20 mesi successivi all'introduzione delle iniziative regionali di screening neonatale per la SMA, l'esame di 42.492 bambini sottoposti a screening ha evidenziato un risultato positivo in quattro nati (0,009% del totale), confermato in tutti i casi. Questo evento si è tradotto in un tasso di incidenza annuale di 1 su 10.623 nascite. La comunicazione della diagnosi e le informazioni sulle opzioni terapeutiche sono state guidate da un team composto da un neurologo pediatrico, un genetista e un consulente genetico. I genitori di tutti e quattro i bambini hanno dato il loro consenso ai test genetici di conferma e alla partecipazione allo studio.

Andando ad analizzare la casistica completa - raccolta da Fabiano Amati, Consigliere Regionale pugliese, Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione - dall’avvio del progetto pilota (dicembre 2021) all’ultimo caso diagnosticato (aprile 2024), i dati raccolti sono i seguenti:

A queste – racconta Anita Pallara, presidente Associazione Famiglie SMA – si aggiunte la storia del bimbo palestinese di 9 mesi che la Puglia ha accolto qualche mese fa. Il piccolo, affetto da SMA 1 e proveniente da Ramallah, nel suo paese non aveva possibilità di essere curato per la riduzione delle forniture di medicinali a causa della guerra in corso tra Israele e Hamas. Una volta arrivato a Bari, gli è stata somministrata la terapia genica ed ora è monitorato dai clinici italiani.

Ricordiamo che in Italia manca ancora una normativa nazionale che garantisca lo screening per la SMA ma ogni territorio si gestisce in autonomia. Sono infatti 12 le regioni in cui risulta attivo lo screening, tra cui appunto la Puglia, e quattro quelle che sembrerebbero pronte a partire in tempi brevi.

In conclusione, – scrivono gli autori dello studio – l'avvio positivo dello studio SMA-NBS in Puglia ha illuminato il percorso verso la diagnosi precoce e il trattamento in tutto il Paese. Pur riconoscendone i benefici, lo studio sottolinea la necessità di equità nei programmi di screening neonatale, con l'obiettivo di rendere obbligatorio quello per la SMA in tutta Italia. Il percorso che ci attende comprende l'affinamento dei flussi di lavoro, il potenziamento dell'istruzione medica e la promozione di una maggiore consapevolezza per garantire l'implementazione rapida ed equa di SMA-NBS in tutta la nazione.

Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni