I risultati di un’indagine cinese, pubblicati su Journal of Bioethical Inquiry
In Cina è stato svolto uno studio allo scopo di sondare gli atteggiamenti dei genitori in merito alla conservazione dei campioni di sangue raccolti per lo screening neonatale (NBS) dei loro bambini e all'utilizzo di tali esemplari nel campo della ricerca scientifica. Gli esiti dell'indagine, pubblicati su Journal of Bioethical Inquiry sembrano indicare come la maggior parte dei genitori sia favorevole all'impiego di questi campioni per scopi di ricerca.
Nel sondaggio in questione, che è stato condotto presso numerosi centri ospedalieri cinesi, è stato chiesto ai genitori se fossero propensi a consentire la conservazione dei campioni per l'NBS dei loro figli e l'uso degli stessi, con o senza previo consenso dei familiari, nell'ambito della ricerca medica.
Il tasso di risposta è stato del 52%. In base ai risultati ottenuti, il 68% dei genitori permetterebbe la conservazione, almeno per un certo periodo di tempo, dei campioni per l'NBS dei loro bambini. Inoltre, il 69% ha dichiarato di essere "fortemente d'accordo" o "d'accordo" a consentire, una volta conferito il permesso, l'utilizzo dei campioni per la ricerca, mentre soltanto il 14% si è dimostrato favorevole a tale impiego senza l'ottenimento del consenso dei familiari. Infine, non è stata individuata alcuna associazione significativa tra sesso, istruzione, reddito familiare, numero di figli o luogo di residenza dei genitori e la loro scelta di acconsentire all'uso dei campioni per lo screening neonatale nell'ambito della ricerca scientifica.