L'effetto è significativo nella forma ipokaliemica, mentre resta dubbio in quella iperkaliemica
MILANO – Le paralisi periodiche sono un gruppo di patologie muscolari caratterizzate da una variazione dei livelli di potassio nel sangue: nella forma ipokaliemica (HOP) si riducono causando paralisi, mella forma iperkaliemica (HYP) portano a debolezza muscolare. La prima ha una prevalenza stimata in circa 1/100.000, la seconda in circa 1/200.000; in entrambi i casi gli attacchi possono durare da poche ore a 24-48 ore.
La diclorfenamide, un agente diuretico appartenente alla classe delle sulfonamidi, si è dimostrata sicura ed efficace nel ridurre in modo significativo la frequenza degli attacchi nei pazienti con paralisi periodica ipokaliemica, ed è in grado di migliorarne la qualità della vita. Manca però la precisione per supportare sia l'efficacia che la mancanza di efficacia del farmaco nella forma iperkaliemica.
Queste evidenze di classe I sono state fornite da uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista Neurology, al quale hanno collaborato anche due ricercatori italiani, la dr.ssa Valeria Sansone del Centro clinico NEMO e il prof. Giovanni Meola dell'IRCCS Policlinico San Donato (Milano).
Nel corso di due trial multicentrici randomizzati in doppio cieco, controllati con placebo, durati nove settimane e seguiti da una fase di estensione di un anno, tutti i partecipanti hanno ricevuto diclorfenamide. Hanno preso parte allo studio quarantaquattro pazienti con HOP e ventuno con HYP. La variabile primaria di efficacia era il numero medio di attacchi per settimana nelle ultime otto settimane della fase in doppio cieco.
Il tasso medio di attacchi è stato più basso nei partecipanti con HOP in terapia con diclorfenamide, rispetto a quelli trattati con placebo (0,3 contro 2,4). Anche la variazione media nel punteggio delle componenti fisiche della valutazione Short Form-36, nel corso delle nove settimane, è stata migliore nei partecipanti HOP trattati. Il tasso medio di attacchi è stato inferiore nei partecipanti HYP trattati col farmaco (0.9 contro 4.8) rispetto a quelli che avevano assunto il placebo, ma la differenza non è stata significativa.
In entrambe le prove il farmaco non ha prodotto effetti significativi sulla forza o sulla massa muscolare. Gli eventi avversi più comuni, in entrambi gli studi combinati, sono stati parestesia (47% diclorfenamide contro 14% placebo) e confusione (19% diclorfenamide contro 7% placebo).