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Osteopseudoglioma, così si chiama la malattia che affligge Andrea Cadili Rispi. Una patologia rara che lo ha reso cieco e gli causa fragilità ossea e continue fratture, ma che non è riuscita ad arrestare la sua immensa voglia di vivere ed anzi lo ha coinvolto in una nuova grande avventura: il nuoto.

In acqua Andrea è un campione, ha attraversato lo stretto di Messina e il Bosforo ed ha in programma di attraversare il lago di Lochness.

“Se ce l’ho fatta io, può farcela chiunque!”- ha raccontato modestamente il trentaduenne genovese a Riccardo Rossi. Eppure la sua vita è decisamente eccezionale: non solo non si è fatto scoraggiare dalla patologia ed è un ottimo nuotatore, ma lavora come telefonista, vive per conto suo ed è fidanzato. Il percorso non è stato facile però. A soli dieci anni gli è stata diagnosticata l'Osteopseudoglioma e nei nove anni seguenti Andrea ha dovuto affrontare ben cinquanta fratture. Gesso, sedia a rotelle, fisioterapia..a questo si è aggiunta purtroppo nel tempo la cecità completa.

In un momento in cui molti si sarebbero dati per vinti, Andrea è riuscito a cambiare la propria vita grazie al nuoto. L'attività in acqua, consigliata per fortificare il fisico, gli ha temprato il carattere e lo ha spinto ad imbarcarsi in nuove entusiasmanti avventure.

Dopo aver vinto ben dieci titoli italiani nella categoria non vedenti, nel 2007 Andrea, spinto dal suo allenatore, decise di percorrere lo stretto di Messina a nuoto (obiettivo raggiunto nel 2010). Da allora il giovane non si è più fermato, nel 2013 ha affrontato la traversata del Bosforo ed ora si sente pronto per la Malta- Gozo (6.5 km) ed il lago di Lochness (10 km).

Una storia che insegna a vivere, a lottare e a non smettere di sperare e di sognare..mai.

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