“Tra pochi mesi, forse un anno, non vedrai più nulla” gli hanno spiegato i medici, diagnosticandogli la retinite pigmentosa e lui, dopo un primo giustificato scoramento, ha deciso di reagire organizzando un viaggio intorno al mondo per vedere il più possibile prima che la luce si spenga del tutto.
Una notizia che angoscia solo a leggerla, immaginate sentirsela dire a solo 12 anni. E’ quanto è successo a Louis, un ragazzino di Aukland, Nuova Zelanda.
La retinite pigmentosa è una malattia degenerativa degli occhi molto studiata in quanto non lascia molte speranze e conduce a una cecità sicura. Malgrado ci siano molte ricerche in corso, non si è ancora arrivati a trovare una terapia in grado di bloccare la grave degenerazione.
Quello di Luis è sicuramente un desiderio costoso e impegnativo, ma i genitori non si sono scoraggiati e hanno deciso di farsi aiutare chiedendo aiuto alla rete di internet e dando vita ad una fondazione. In meno di un mese sono stati raccolti 25.000 dollari, primo donatore tra tutti il vicino di casa di Louis, padrone di un’azienda informatica.
I genitori, increduli, hanno dichiarato di essere commossi dalla generosità della gente e a tanto stupore se n’è aggiunto dell’altro. La moglie del presidente dei Boston Celtics, la squadra americana preferita di Louis, ha offerto al bambino il viaggio e il biglietto per la partita più importante del campionato. Louis ha così potuto realizzare uno dei suoi sogni più belli e proseguirà, da ora in poi e finché “ci sarà luce” viaggiando alla scoperta del Grand Canyon, dei deserti africani, dei grandi ghiacciai, delle città.
Intanto si è scoperto che la benefattrice ha un figlio con la stessa malattia ed ecco come una grande disgrazia ha unito due famiglie sui due lati estremi del pianeta, nel nome dell’amore.
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