Stampa

USA – 12 Ottobre 2012 – Biogen Idec ha annunciato oggi nuovi dati provenienti dagli studi di valutazione del BG-12 (dimetil fumarato) per via orale, che forniscono ulteriori evidenze sugli importanti effetti clinici e radiologici del farmaco in pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante remittente (SMRR) e ne confermano ulteriormente il buon profilo di sicurezza riscontrato fino ad oggi. I dati sono stati presentati al 28° Congresso del Comitato Europeo per il Trattamento e la Ricerca sulla Sclerosi Multipla(ECTRIMS) a Lione, Francia.


In un’analisi pre-specificata nel protocollo di entrambi gli studi, di dati integrati, o dati pooled, provenienti dagli studi di Fase 3 DEFINE e CONFIRM, il dimetil fumarato ha mostrato effetti statisticamente significativi e clinicamente rilevanti sulla riduzione di recidive e progressione della disabilità della Sclerosi Multipla (SM), nonché una riduzione dell’attività di malattia valutata tramite parametri di risonanza magnetica (MRI). Inoltre, dati preliminari sulla sicurezza, relativi a uno studio di estensione di Fase 3, indicano che una esposizione prolungata al dimetil fumarato non comporta nuovi segnali di rischio o un peggioramento per quanto riguarda la sicurezza, e che i profili di sicurezza e tollerabilità del farmaco sono compatibili con gli studi precedenti.

“Questi dati confermano ulteriormente i risultati positivi sull’efficacia e la sicurezza dei nostri studi di Fase 3, dimostrando un significativo effetto positivo del BG12 nel trattamento della SM, sulla riduzione delle recidive, delle lesioni cerebrali e della disabilità,” ha dichiarato Alfred Sandrock, M.D., Ph.D., Senior Vice Presidente per lo sviluppo scientifico, capo mondiale della Direzione Medica di Biogen Idec. “Se verrà approvato, il dimetil fumarato potrebbe fornire a gran parte dei pazienti affetti da SM una terapia efficace che abbina il vantaggio della somministrazione orale a un accettabile profilo di tollerabilità.”

Questa molecola promette di ampliare l’arsenale terapeutico a disposizione del medico offrendo un meccanismo d’azione nuovo rispetto ai farmaci attualmente disponibili.” commenta la prof.ssa Maria Pia Amato, professore associato di neurologia dell’Università di Firenze. “Il BG-12 attiva la via dell’Nrf-2, ossia agisce sullo stress ossidativo assicurando un effetto antinfiammatorio; inoltre, la capacità di neuroprotezione osservata negli studi preclinici - se confermata nell’uomo - renderebbe questo farmaco un ottimale strumento non solo per ridurre le recidive ma anche per rallentare la progressione della malattia.”

DEFINE e CONFIRM sono studi randomizzati, in doppio cieco che hanno messo a confronto l’efficacia e la sicurezza del dimetil fumarato 240 mg, somministrato due volte al giorno (BID) o tre volte al giorno (TID), rispetto al placebo, per un periodo di due anni. Nello studio CONFIRM era inserito il glatiramer acetato (GA, 20 mg; iniezione sottocutanea giornaliera) come farmaco comparatore di riferimento. E’ stata effettuata un’analisi integrata dei dati relativi all’efficacia su un campione di oltre 2.300 pazienti che hanno preso parte a questi due studi, al fine di fornire alla comunità scientifica una stima più precisa degli effetti del dimetil fumarato, rispetto al placebo, sulle recidive, la progressione di malattia e i parametri di risonanza magnetica (MRI).

L’analisi dei risultati integrati degli studi DEFINE e CONFIRM sull’efficacia clinica dimostrano che la terapia con il dimetil fumarato porta a una riduzione significativa delle recidive della SM e della progressione della malattia. Rispetto al placebo, a due anni, il dimetil fumarato ha ridotto in maniera significativa:
•    Il tasso annualizzato di ricadute (ARR) del 49 per cento sia nel caso di somministrazione due volte al giorno, che tre volte al giorno (p<0,0001 in entrambi i casi)
•    La percentuale di pazienti recidivanti del 43 per cento nel caso di somministrazione due volte al giorno, e del 47 per cento nel caso di somministrazione tre volte al giorno (p<0,0001 per entrambe)
•    Il rischio di progressione della disabilità confermata a 12 settimane, misurato tramite Expanded Disability Status Scale (EDSS), del 32 per cento nel caso di somministrazione due volte al giorno, (p=0,0034) e del 30 per cento nel caso di somministrazione tre volte al giorno (p=0,0059).

Nel sottogruppo di pazienti sottoposti a risonanza magnetica (MRI) nell’ambito degli studi DEFINE e CONFIRM, il trattamento con il dimetil fumarato, rispetto al placebo, ha portato a un notevole miglioramento dei parametri di risonanza magnetica (MRI) nell’arco di due anni, riducendo:
•    Il numero medio di nuove o più estese lesioni iperintense in T2, del 78 per cento nel caso di somministrazione due volte al giorno, e del 73 per cento nel caso di somministrazione tre volte al giorno (p<0,0001 per entrambe)
•    Il numero medio di nuove lesioni ipointense in T1 non captanti, del 65% nel caso di somministrazione due volte al giorno, e del 64 per cento nel caso di somministrazione tre volte al giorno (p<0,0001 per entrambe)
•         La probabilità di sviluppare un maggior numero di lesioni gadolinio positive (Gd+), dell’83 per cento nel caso di somministrazione due volte al giorno, e del 70% nel caso di somministrazione tre volte al giorno (p<0,0001 per entrambe).

“Questi dati integrati dimostrano che il BG12 ha avuto un effetto significativo su parametri di cui i pazienti affetti da SM sono ben consapevoli - la frequenza delle recidive e la progressione della disabilità” -  ha dichiarato il Prof. Ralf Gold, Ph.D., Direttore del Dipartimento di Neurologia del St. Joseph Hospital / Ruhr-University di Bochum, in Germania. “Come medico che cura pazienti affetti da SM, i grandi risultati ottenuti negli studi di Fase 3 dal BG12 indicano che questo farmaco può offrire una interessante combinazione di efficacia, sicurezza e tollerabilità.”  

”Il farmaco ha dalla sua un profilo di efficacia e sicurezza davvero promettente. Nel mio centro seguiamo da tre anni un gruppo di pazienti arruolati nel primo dei due studi registrativi, il DEFINE disegnato proprio allo scopo di determinare l’efficacia e la sicurezza di questo farmaco: abbiamo osservato una riduzione significativa della percentuale di pazienti recidivanti e delle lesioni cerebrali” - dichiara Carlo Pozzilli, Direttore del Centro di Sclerosi Multipla dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma, centro italiano coinvolto nei trial clinici sul BG12. “Il dimetil fumarato può portare un grande beneficio ai pazienti affetti da SM, per una combinazione di sicurezza ed efficacia che, unitamente alla somministrazione orale, assicura un basso impatto in termini di gestione della terapia, sia per il medico che per il paziente.”

 

Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni