Salerno - Accettare l'idea di essere malati è difficile, ma accettare di essere affetti da una malattia degenerativa lo è ancor di più. Lo sa bene Mario Vuolo, 56enne di Sicignano degli Alburni (Salerno), che è affetto da Sclerosi Multipla Progressiva sin da quando aveva 35 anni.
Questi anni di convivenza con la malattia sono stati difficili per Mario: oltre alla sclerosi sono subentrate la gammopatia monoclonale, la glomerulonefrite membrano proliferativa, la cirrosi (dovuta ai farmaci). Con il manifestarsi dei sintomi inoltre, molte sono state le questioni pratiche da affrontare, la vita di Mario è totalmente cambiata ed anche cose banali, come percorrere la strada verso casa o muoversi agilmente all'interno del proprio appartamento, sono diventate difficili.
La famiglia Vuolo vive nel centro storico di Sicignano, in un edificio collegato attraverso un'arcata pericolante di circa 30 metri, un percorso troppo ripido e difficoltoso per essere raggiunto in sedia a rotelle. Mario si avvale perciò di un montacarichi e la moglie Vita lo protegge con un ombrello da eventuali crolli di macerie.Il loro appartamento è piccolo e purtroppo non c'è possibilità di muoversi agilmente da una stanza all'altra, tanto che, vista l'impossibilità di raggiungere la camera da letto, Mario e Vita dormono ormai da anni sul divano in soggiorno.
“I problemi sono tanti, anche di materia economica – ha affermato la Sig.ra Vita, intervistata dal Giornale del Cilento ma noi pretendiamo solo dignità per mio marito e un percorso agiato per uscire di casa in maniera semplice, senza troppe insidie. Prendiamo 950 euro al mese per l'invalidità, sono solo queste le nostre entrate, ma ogni mese bisogna sottrarre 400 euro per i farmaci, 300 euro per il mutuo e a noi restano 250 euro. […] Però noi abbiamo chiesto e continueremo a chiedere solo dignità per mio marito, non denaro”.
Mario e Vita hanno un' indole battagliera, che li porta a lottare strenuamente ed a resistere alle difficoltà, e grazie al sindaco di Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato, sono riusciti ad ottenere l'assistenza domiciliare dalla Asl.
Quando ai disagi causati dalla convivenza con la malattia si sommano problemi pratici di questa entità, per cosa si può lottare? Per la dignità. Mario e Vita ce lo insegnano.