Durante il convegno 'Top Seminar Sclerosi Multipla', Maria Giovanna Marrosu, professore ordinario di Neurologia all'Università di Cagliari, direttore della scuola di specializzazione in Neurologia, della Clinica Neurologica, e del Centro Sclerosi Multipla dell'ospedale Binaghi di Cagliari, ha tracciato un quadro della malattia con un riferimento preciso alla realtà della Sardegna dove si riscontra un'altissima incidenza.
Il convegno, uno dei più importanti eventi scientifici dedicati alla patologia neurologica cronica e disabilitante, si è svolto a Sorrento pochi giorni fa ed è stato organizzato grazie al supporto di Genzyme.
"Non abbiamo ancora una mappa della Sm in tutta l’isola - spiega Marrosu - tuttavia da anni si conosce il fatto che la Sardegna è una regione ad altissima incidenza di malattia. Sulla base di un recente studio da noi condotto nel Sulcis-Iglesiente, che ha mostrato una prevalenza di 210.4 su 100.000 abitanti e considerando che in Sardegna sono presenti circa 1.600.000 abitanti, stimiamo una prevalenza di circa 3400 malati, ma probabilmente tale dato è sottostimato perché una parte dei pazienti sfugge ai rilevamenti. Si può affermare che rispetto all’Italia Continentale l’incidenza è circa tre volte superiore, così come rispetto alla maggior parte dei paesi europei, con l’eccezione dei paesi Scandinavi e dell’Inghilterra, nei quali si registra un’incidenza simile a quella della Sardegna. Rispetto ad altre nazioni extra-europee, il discorso è più articolato: l’incidenza è estremamente bassa nei paesi africani e asiatici, mentre nei paesi di origine nord-europea (Stati Uniti, Canada e Australia) l’incidenza è elevata, simile a quella dei paesi d’origine.
Il 28 maggio si celebra la Giornata mondiale della Sclerosi multipla. Negli anni la ricerca ha fatto passi da gigante è possibile "un mondo libero dalla sclerosi"?
"Se si intende un mondo nel quale la Sm non rappresenti più una malattia che inesorabilmente conduce alla disabilità, direi che siamo molto vicini all’obbiettivo. Questo grazie ai nuovi trattamenti, in particolare per le persone con un esordio di malattia recente. Tuttavia attualmente non siamo ancora in grado di ipotizzare trattamenti che possano riparare i danni provocati dalla Sm, né abbiamo a disposizione farmaci che sconfiggano in modo definitivo la malattia. Nonostante questo, i progressi degli ultimi anni sicuramente fanno sperare in una più profonda comprensione dei meccanismi e dunque anche in trattamenti sempre più efficaci."
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