Fingolimod, modulatore del recettore della sfingosina-1-fosfato (S1P) e primo farmaco orale modificante la malattia approvato per il trattamento della sclerosi multipla (SM) recidivante-remittente (RRSM), eserciterebbe la sua attività modulatoria sulla patologia non solo bloccando la fuoruscita dei linfociti dai linfonodi ma anche attraverso il riequilibrio del sistema dell’immunotolleranza attraverso la modulazione delle cellule che presentano l’antigene (APC).
Lo ha evidenziato uno studio tedesco, i cui risultati sono apparsi online sul Multiple Sclerosi Journal.
Vari trial hanno dimostrato infatti le riduzioni del tasso di recidive e delle misure di infiammazione alla risonanza magnetica (RM) ottenuti con fingolimod nei pazienti affetti da RRSM.
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