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Genzyme, in occasione del Congresso ECTRIMS di Barcellona, ha presentato gli ultimi risultati emersi dagli studi di fase III e ha lanciato il sondaggio internazionale vs.MS

BARCELLONA (SPAGNA) – Ancora dati incoraggianti nella ricerca sulla sclerosi multipla: l’azienda biotecnologica americana Genzyme, società del Gruppo francese Sanofi, ha presentato le ultime novità sui farmaci teriflunomide e alemtuzumab. L’occasione è stata il 31° Congresso del Comitato Europeo per il Trattamento e la Ricerca nella Sclerosi Multipla (ECTRIMS), che si è svolto dal 7 al 10 ottobre a Barcellona con la partecipazione di oltre 8.000 persone. Nel corso di quest’evento, inoltre, Genzyme ha lanciato la sua ultima iniziativa, il sondaggio internazionale vs.MS.

La prima presentazione ha riguardato il farmaco teriflunomide (nome commerciale Aubagio), approvato in oltre 50 Paesi, con oltre 40mila persone trattate a livello mondiale. La molecola è supportata da uno dei più ampi programmi clinici nell’ambito della sclerosi multipla, con oltre 5.000 partecipanti ai trial in 36 Paesi. Ora, come confermano i dati , il teriflunomide ha dimostrato di rallentare significativamente per oltre due anni la perdita di volume cerebrale (atrofia) nei pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante (SMR), rispetto a placebo.

I nuovi dati, rilevati attraverso la risonanza magnetica, sono emersi dallo studio di fase III TEMSO e sono stati analizzati utilizzando la tecnica SIENA (valutazione strutturale dell’immagine dell’atrofia), una metodologia alternativa rispetto a quelle utilizzate inizialmente. In tutti gli studi clinici con teriflunomide per il trattamento della sclerosi multipla, compreso il trial TEMSO, l’incidenza di eventi avversi gravi è stata simile nei pazienti trattati con teriflunomide e in quelli trattati con placebo.

L’atrofia cerebrale è il risultato di processi patologici distruttivi che si verificano nelle persone con sclerosi multipla. Si manifesta fin dagli esordi della malattia e porta ad un deterioramento neurologico e cognitivo irreversibile. In questo caso, la significativa differenza nella riduzione dell’atrofia cerebrale con teriflunomide – rispetto a placebo – è stata mantenuta per due anni.

Risultati positivi giungono anche dai dati quinquennali relativi allo studio di estensione di alemtuzumab (nome commerciale Lemtrada) per i pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente (RRMS). Alemtuzumab è approvato in più di 40 Paesi ed è riservato ai pazienti che hanno avuto una risposta inadeguata a due o più farmaci indicati per il trattamento della sclerosi multipla.

Nei pazienti trattati con alemtuzumab negli studi pilota di fase III, gli effetti osservati per due anni sono stati mantenuti nel corso degli ulteriori tre anni dello studio di estensione. Dopo i primi due cicli di trattamento negli studi pilota, che sono stati somministrati al mese zero e al mese 12, il 68% dei pazienti nello studio CARE-MS I e il 60% nel CARE-MS II non hanno ricevuto un trattamento aggiuntivo con alemtuzumab durante i seguenti quattro anni. I bassi indici annuali di recidive osservati nei pazienti che hanno ricevuto alemtuzumab sono stati mantenuti dal terzo al quinto anno.

Nel corso dei cinque anni, rispettivamente l’80% e il 75% dei pazienti che avevano ricevuto il farmaco nei due studi non hanno manifestato un peggioramento nella progressione della disabilità confermata in sei mesi, come misurato dalla Expanded Disability Status Scale (EDSS). Inoltre, rispettivamente il 33% e il 43% dei pazienti che avevano sofferto di qualche disabilità prima di ricevere alemtuzumab nei due studi, ha avuto un miglioramento del punteggio EDSS confermato per almeno sei mesi, rispetto al basale pre-trattamento.


Genzyme ha inoltre annunciato l’avvio di una nuova iniziativa internazionale chiamata vs.MS, ideata con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del carico emotivo e fisico, spesso inespresso, che grava sulle persone che vivono con la sclerosi multipla recidivante e su chi se ne prende cura. Per comprendere al meglio le loro difficoltà, l’azienda ha condotto un sondaggio in sette Paesi del mondo, coinvolgendo oltre 1.500 persone con questa patologia e i loro caregiver.

I primi dati dell’indagine vs.MS sono stati presentati al Congresso ECTRIMS di Barcellona. Sviluppata con il supporto e la guida di un comitato scientifico composto da neurologi di rilievo specializzati in sclerosi multipla, l’indagine online tratta temi quali: la progressione della malattia e la disabilità, la stanchezza, le difficoltà legate a vescica e intestino, i problemi nei rapporti interpersonali e nell’intimità, le difficoltà cognitive, il carico emotivo e l’impatto della malattia sul lavoro. Per saperne di più clicca qui.

Genzyme comunicherà nei prossimi mesi i risultati complessivi dell’indagine e collaborerà con la comunità della sclerosi multipla per incoraggiare cambiamenti di comportamento e atteggiamento volti a stimolare migliori esiti di salute per le persone affette dalla malattia.

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