Stampa

La buona notizia giunge da uno studio pubblicato su Neurology: Neuroimmunology & Neuroinflammation, che di fatto scagiona la cladribina, molecola candidata al trattamento della sclerosi multipla recidivante, dalla pesante accusa di aumentare il rischio di tumore nei pazienti.

Leggi qui la notizia completa.

Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni