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Brindisi – Dalle novità sull’artrite idiopatica giovanile al nuovo approccio nei confronti della 'transizione'. Numerosi e significativi i temi affrontati durante il XV Congresso Nazionale di Reumatologia Pediatrica svoltosi a Brindisi dall’11 al 13 maggio, organizzato dal Gruppo di Studio di Reumatologia pediatrica della Società italiana di Pediatria in collaborazione con il dottor Francesco La Torre, responsabile scientifico.

Durante la giornata d’apertura dei lavori è stato dato ampio spazio agli aggiornamenti sull’artrite idiopatica giovanile con tutte le novità in campo diagnostico e terapeutico, focalizzandosi in particolare sull’efficacia e la sicurezza dei farmaci utilizzati nella cura di questa malattia, compresi quelli biotecnologici.

Sono state illustrate anche le patologie di nuova insorgenza come le malattie autoinfiammatorie, condizioni spesso geneticamente determinate che provocano un'importante risposta sistemica dell’organismo, con febbre, manifestazioni cutanee, dolori articolari e/o dolori addominali. “Questa sintomatologia si presenta in maniera ricorrente o periodica, e può portare a un ritardo diagnostico anche di anni”, ha spiegato la professoressa Helen Lachmann.

Il congresso è stata anche l’occasione per approfondire le tematiche riguardanti le nuove malattie autoinfiammatorie come le interferonopatie, con un focus su tutte le novità riguardanti la ricerca e la terapia di patologie a grande impatto clinico, come il lupus eritematoso sistemico, la sclerosi sistemica (o sclerodermia) giovanile e la sindrome di Kawasaki.

“Non dimentichiamoci poi delle malattie rare che possono avere un profilo reumatologico come le mucopolisaccaridosi, o patologie che sembravano scomparse e che sono tornate alla ribalta – ha sottolineato Francesco La Torre, responsabile scientifico del Congresso –, come la Malattia Reumatica, che rappresenta nei paesi occidentali la seconda causa di cardiopatia acquisita”.

Un ampio spazio è stato dato anche al tema 'transizione', ossia al passaggio dalle cure pediatriche alle cure per gli adulti (Clicca qui per approfondire l'argomento). Gli specialisti hanno cercato di identificare le problematiche e il percorso più adeguato per il bambino affetto da una patologia reumatica cronica che diventa adulto. “In reumatologia, come per altre branche della medicina, – è stato dichiarato durante il congresso - tale passaggio non è stato ancora ben codificato e rappresenta un punto di disagio per i ragazzi che, abituati a un ambiente e a un’equipe medica, devono cambiare modello organizzativo, medici e spesso anche ospedale. Tutto ciò in linea con i progetti di 'Transitional Care' proposti dall’Istituto Superiore della Sanità”.

Particolare attenzione è stata data anche alle ultime innovazioni e ai giovani ricercatori. In occasione del Convegno, infatti, è stato assegnato il premio 'Alessio Mustich', istituito da APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) a 5 pediatri di età inferiore ai 40 anni che hanno realizzato i migliori lavori scientifici. “Un piccolo contributo per riconoscere il valore dei lavori di ricerca portati avanti da giovani medici”, ha dichiarato Antonella Celano, presidente di APMARR. “Abbiamo voluto ricordare il piccolo Alessio di Latiano, purtroppo morto all’età di dieci anni a causa di una malattia rara di cui era affetto, la sclerodermia, scoperta solo due anni prima”.

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