Non più solamente ricerca sui ‘big killer’ cioè i tumori più diffusi come il cancro alla mammella, al polmone, al colon-retto, alla prostata e tumori ginecologici. L’Istituto Toscano Tumori (ITT), che ha come direttore scientifico il prof. Lucio Luzzatto, d’ora in poi apre anche uno specifico focus di ricerca sui tumori rari. L’annuncio è stato dato ieri nel corso della quinta Conferenza di organizzazione dell'Istituto che si è tenuta Viareggio.
Fino ad ora infatti l’attività di ricerca dell’Istituto si era concentrata in modo particolare sui tumori più diffusi portando anche a stilare un lungo elenco di linee guida alle quali nel corso degli anni hanno lavorato ben 400 operatori toscani, individuando le buone pratiche e incentivando comportamenti omogenei per tutta la rete oncologica della regione.
“Oggi è ora di passare ad una fase successiva – ha detto il direttore generale Gianni Amunni – l’ora di fare un salto di qualità rivolgendo la nostra attenzione alle patologie oncologiche rare e particolarmente complesse individuando una griglia di competenze specifiche distribuite nei diversi snodi della rete e verso le quali indirizzare una casistica selezionata”.
''L'Istituto Toscano Tumori - ha detto l'assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, intervenuta a Viareggio - è nato con l'obiettivo di privilegiare il sistema di rete anche nel settore oncologico, e di assicurare a tutti i cittadini, in qualsiasi angolo della regione essi vivano, la stessa alta qualità di prestazioni in campo oncologico. Questo nuovo passo va certamente in questa direzione e aiuterà a garantire opportunità di terapia e diagnosi uguale per tutti, anche per chi ha patologie oncologiche più rare”.
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