A Viterbo è stato istituito l’assegno di cura per le famiglie, a Roma si fa ricerca, in Campania i medici presentano tesi di laurea sulla malattia.
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (S.L.A.) è una malattia neurodegenerativa altamente invalidante. Stefano Borgonovo, calciatore recentemente scomparso a causa di questo male, la chiamava "la bastarda", e non aveva certo torto. I pazienti affetti da questa malattia devono convivere con forti contrazioni muscolari, crampi, rigidità e debolezza muscolare fino alla paralisi e purtroppo, la fine inevitabile. L’Italia però di fronte a questa malattia non si arrende. In questo contesto, tutte le iniziative, prese da specialisti nel settore, a livello universitario e medico, ma anche dalla gente comune, rivestono una grande importanza. E infatti le iniziative non mancano e vanno oltre la ricerca.
CAMPANIA CONTRO LA SLA, DALLE TESI DI LAUREA ALL’ASSISTENZA
Un esempio è il premio "Tesi di laurea sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica" . Arrivato alla terza edizione si è concluso il 3 luglio scorso e vi hanno partecipato venti giovani medici provenienti da tutta Italia. A sostenere l'iniziativa, che viene organizzata dal Rotary Club Sesto Milium-Centenario, è un imprenditore brianzolo: Massimiliano Riva, titolare della Interlem spa, azienda leader nel settore dell'innovazione tecnologica e della consulenza direzionale, concittadino di Stefano Borgonovo.
Quest'anno la borsa di studio è stata assegnata a Francesca Trojsi che ha condotto il Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia sperimentale e Neuroscienza, nella Seconda Università degli Studi di Napoli. Il titolo della tesi "Neuroimaging avanzato per la definizione di nuovi marcatori microstrutturali e funzionali nella sclerosi laterale amiotrofica".
"La ricerca – ha spiegato Massimiliano Riva al quotidiano campano "Il Denaro"– è l'unica strada per affrontare in modo concreto le malattie come la S.L.A. Il caso Borgonovo ha avuto un eco a livello mondiale, mantenendo alta l'attenzione per un problema che deve essere affrontato con l'aiuto di tutti".
Sempre secondo quanto riporta "il Denaro" i riflettori sulla S.L.A. si sono recentemente accesi anche a Salerno, per l’avvio di un programma regionale sperimentale per persone affette da S.L.A. e altre malattie del motoneurone.
Infine, proprio il 30 Luglio scorso alle ore 10.30, nel Salone Bottiglieri di Palazzo Sant'Agostino, Pina Esposito (assessore alle Politiche del lavoro, Centri per l'Impiego e Pari opportunità della provincia di Salerno) ha convocato un incontro sul tema. Scopo principale dell’incontro è stato quello di monitorare lo stato delle liquidazioni degli assegni di cura, al fine di garantire livelli uniformi di prestazioni su tutto il territorio provinciale.
LAZIO: ASSISTENZA E RICERCA
Anche nel Lazio le cose non sono ferme. Secondo quanto annunciato il 5 Luglio scorso su “Il Messaggero”, l'assessorato comunale ai Servizi sociali di Viterbo ha pubblicato un bando che prevede il conferimento di un contributo economico agli assistenti familiari dei malati di S.L.A. Il contributo è finalizzato alla loro formazione e assunzione. L'assegno consisterà di una cifra variabile da un minimo di 300 al massimo di 2.000 euro, ogni tre mesi.
"Un primo aiuto concreto ai cittadini – ha detto l'assessore Fabrizio Fersini – è quello di scegliere di dare un contributo direttamente alle famiglie dei malati di S.L.A., per non rinunciare alla vicinanza assistenziale, oltre che affettiva, di un familiare".
Grazie all’incessante attività di medici, ricercatori, specialisti, fondazioni e Regioni si possono continuare ad ottenere quei risultati che, se forse rappresentano dei piccoli passi in avanti per la scienza, rappresentano per i pazienti e per le loro famiglie delle vere e proprie conquiste, in grado di migliorarne la qualità di vita.
Nel Lazio anche la ricerca si muove a grande velocità. Recente è la pubblicazione di uno studio del Gemelli relativo ai meccanismi d’azione della patologia e altrettanto recente sono i progressi tecnologici fatti grazie al lavoro dei ricercatori della Fondazione Irccs Santa Lucia di Roma (clicca qui per approfondimenti: http://www.osservatoriomalattierare.it/sla/4260-sla-dalla-ricerca-tecnologica-le-ultime-novita-presto-a-disposizione-dei-malati)