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PARMA – Chiesi Farmaceutici ha chiuso il 2015 con un trend positivo sia in termini di fatturato, che ha raggiunto 1.467 milioni di euro con un incremento del 9,4% rispetto al 2014, sia a livello finanziario. Il fatto che la multinazionale goda di grande salute è dato anche da un’ulteriore crescita del settore Ricerca e Sviluppo, che, attualmente, conta all’attivo 41 progetti d'indagine. Inoltre, nel 2015 non sono mancati gli investimenti sul territorio italiano, che per il gruppo restano di primo piano: è stato infatti inaugurato il nuovo impianto produttivo di Curosurf®, nel comprensorio di San Leonardo a Parma, costato oltre 35 milioni di euro.

La dimensione globale di Chiesi Farmaceutici è testimoniata dalle vendite internazionali, che nel 2015 hanno generato l’80% del fatturato. Inoltre, i risultati delle operazioni commerciali portate avanti dal gruppo non si sono fatti attendere: a poco più di un anno fa risale l’acquisizione della società Cornerstone Therapeutics negli USA, dove i due prodotti usciti dalla ricerca propria, uniti a quelli acquisiti, hanno contribuito a incrementare il fatturato del 16,9% in valuta locale. Per quanto riguarda l’Europa, le filiali hanno mostrato un incremento complessivo del 5,2% in termini di fatturato.

Tra i prodotti di punta nell’area del respiratorio, in cui Chiesi è protagonista a livello mondiale, vi sono marchi storici che, nel 2015, hanno contribuito a una forte crescita del fatturato: Foster® (beclometasone dipropionato e formoterolo fumarato) ha generato vendite per 492 milioni di euro, con un incremento del 19,7% rispetto all’anno precedente. Curosurf® (poractant alfa), ha superato i 200 milioni di Euro, crescendo del 14,4% rispetto al 2014 e confermando la sua leadership mondiale quale farmaco salvavita, interamente sviluppato e prodotto in Italia, indicato per il trattamento della sindrome da distress respiratorio (RDS), una rara malattia che compromette la funzionalità polmonare nei neonati prematuri. Anche Clenil® (beclometasone dipropionato) è cresciuto, generando vendite superiori a 176 milioni di Euro.

Per quanto riguarda le prospettive future, nel corso del 2016 sono previste due nuove richieste di approvazione all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), richieste relative prodotti innovativi afferenti alle principali aree terapeutiche del gruppo: nel respiratorio verrà sottoposta al vaglio delle autorità regolatorie la prima tripla associazione per i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO); nel settore delle malattie rare verrà presentato il dossier su velmanase alfa (Lamazym), enzima ricombinante indicato per l’alfa-mannosidosi, una malattia genetica che causa il progressivo deterioramento del sistema nervoso centrale.

“A fronte di una storia che ormai ha superato gli 80 anni, abbiamo dimostrato anche quest’anno di poter raggiungere risultati brillanti grazie alla nostra capacità di adattarci ai mutevoli scenari che caratterizzano il nostro settore. - ha commentato Alberto Chiesi, Presidente di Chiesi Farmaceutici S.p.A. - L’expertise di Chiesi nelle aree del respiratorio, dello special care e delle malattie rare sono infatti garanzia di una notevole ricchezza di idee che si concretizza, anno dopo anno, con lo sviluppo di soluzioni innovative, in molti casi uniche, in grado di dare speranza a quei pazienti che, a tutt’oggi, hanno scelte terapeutiche limitate o totalmente assenti”.

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