Roma – E’ stato presentato nei giorni scorsi il documento “Tumori oncogene addicted & Target Therapies”, redatto da un team di esperti con l’obiettivo di individuare soluzioni di accesso preferenziale per le nuove 'terapie mirate' (Target Therapies) in oncologia, e per mettere a disposizione questi farmaci immediatamente dopo l’approvazione da parte dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), attraverso un percorso parallelo alle tempistiche prezzo-rimborso tra autorità regolatorie e aziende produttrici.
“Il carcinoma polmonare, si posiziona tra i principali big killer al mondo, per incidenza (in Italia le nuove diagnosi di carcinoma polmonare rappresentano l’11% di tutti i nuovi casi di tumore) e per mortalità (prima causa di morte negli uomini e terza nelle donne). Più della metà dei casi di neoplasie al polmone non a piccole cellule è causato da alterazioni genetiche che spesso si manifestano durante la fase più attiva e produttiva della vita delle persone e che potrebbero trovare importanti risposte terapeutiche, se identificato il farmaco target. A causa della progressione spesso rapida della malattia, il lungo iter autorizzativo di rimborso rischia di ritardare l’inizio del trattamento e quindi incidere notevolmente sulla speranza di controllo di malattia e sull’aspettativa di vita di questi pazienti. Il documento ha lo scopo di sensibilizzare le istituzioni per la ricerca di soluzioni che permettano di garantire la disponibilità di queste terapie immediatamente dopo l’approvazione EMA”, ha spiegato Carmine Pinto, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Direttore SC Oncologia, IRCCS Santa Maria Nuova (Reggio Emilia).
“Per questi tumori specifici, la popolazione di pazienti è ben caratterizzata, con un’incidenza di circa 5-6 pazienti su 100.000 persone sane, inferiore alla soglia definita dall'Unione Europea per le malattie rare. Tuttavia, le soluzioni terapeutiche non hanno il riconoscimento di farmaci orfani e i pazienti che ne sono affetti non beneficiano di un accesso precoce alle terapie. L’Early Access potrebbe essere la soluzione di questo problema. Come oncologo medico posso testimoniare quale sia il beneficio e la speranza delle target therapies per i malati oncologici, riportando una serie di esperienze di pazienti trattati nel mio Dipartimento: storie diverse che, però, hanno tutte in comune un rapido e significativo miglioramento delle condizioni cliniche di coloro che sono stati trattati tempestivamente con i farmaci target based”, ha detto Alessandro Morabito, Direttore U.O.C. di Oncologia Clinica Sperimentale, Dipartimento Toraco-Polmonare, Istituto Nazionale Tumori Fondazione “Giovanni Pascale” Napoli.
“Ho fortemente voluto essere qui oggi, perché come rappresentante delle Istituzioni, ho ritenuto fondamentale dimostrare come questa giornata possa essere l’inizio di un percorso di riflessione per tutti gli addetti ai lavori, e per sostenere in modo efficacie tutte quelle persone che soffrono di malattie oncologiche e per le quali agire in tempi rapidi diventa essenziale per la loro aspettativa di vita”, ha aggiunto la Senatrice Laura Bianconi, 12a Commissione “Igiene e Sanità” Senato della Repubblica.