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L’approvazione di nuovi farmaci è fondamentale per la salute pubblica, dato che può migliorare il trattamento di diversi tipi di malattie, dal cancro alle allergie, dalle malattie cardiovascolari alle infezioni. Nel 2018 l’European Medicines Agency (EMA) ha raccomandato 84 farmaci per l’autorizzazione all’immissione in commercio nei Paesi europei, 8 in meno al 2017. Tra questi medicinali, ben 42 contengono un principio attivo che non era mai stato messo in commercio prima in Unione Europea. Inoltre, sono state concesse 64 nuove indicazioni terapeutiche di farmaci già approvati e i pareri negativi sono stati solo 5.

La classe con il maggior numero di autorizzazioni ottenute è quella dei farmaci oncologici con ben 23 approvazioni. Seguono i medicinali per le infezioni, per le patologie neurologiche e ematologiche. Hanno ottenuto il consenso anche 3 vaccini (dengue, influenza e herpes zoster). Tra i progressi più significativi c’è Voretigene neparvovec (nome commerciale Luxturna) , una terapia genica in grado di ripristinare la visione nei bambini e negli adulti affetti da una distrofia della retina causata da mutazioni del gene Rpe65. L’EMA ha anche approvato due terapie Car-T per il trattamento di alcuni tipi di tumore del sangue, una terapia per il diabete nei bambini e due farmaci pediatrici per disturbi neurologici.

Per quanto riguarda le malattie rare, l’obiettivo è ovviamente quello di incoraggiare lo sviluppo e la commercializzazione di medicinali per i pazienti rari. Delle 84 approvazioni date nel 2018, 21 rientrano nella definizione di farmaco orfano. Degni di nota sono il farmaco velmanase alfa (nome commerciale Lamzede), la prima terapia enzimatica sostitutiva per i pazienti affetti da alfa-mannosidosi; vestronidasi alfa (nome commerciale Mepsevii) per il trattamento della mucopolisaccaridosi di tipo VII; mexiltine hydrochloride (nome commerciale NaMuscla) per la miotonia non distrofica.

Alcuni medicinali molto attesi, cioè in grado di soddisfare bisogni insoddisfatti da troppo tempo, possono andare incontro a un percorso di approvazione accelerato. L’anno scorso questo è successo per 4 farmaci: patisiran e inotersen per l’amiloidosi ereditaria mediata dalla transtiretina, emicizumab per la prevenzione delle emorragie in pazienti affetti da emofilia, il primo anticorpo monoclonale per la prevenzione di attacchi di angioedema ricorrenti. Ci sono poi 3 farmaci approvati per circostanze eccezionali: questo consente ai pazienti l’accesso a farmaci che non possono essere approvati con una autorizzazione standard. Rucaparib (nome commerciale Rubraca), un medicinale per il trattamento del carcinoma ovarico o progressivo, ha invece ottenuto il consenso all’immissione in commercio condizionata, un’altra corsia preferenziale per permettere ai pazienti di utilizzare il farmaco al di là del processo di autorizzazione standard.

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