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L’On. Argentin (PD) non vota la fiducia alla legge di stabilità: “Calpestate le aspettative dei disabili”
I malati in lotta, ricevuti al MEF, portano a casa la promessa del raddoppio dei fondi: "Abbiamo vinto"
Ecco quali erano le loro richieste

ROMA - La politica italiana ha preso posizione in merito alla protesta dei malati di Sla sotto le finestre del ministero dell'Economia. Il testo della legge di stabilità licenziato dalla commissione Bilancio della Camera non soddisfa. La questione di fiducia ha impedito ai deputati di presentare emendamenti all'articolato. Per questo motivo, i partiti si sono incaricati di presentare pesanti correttivi durante la discussione nella Commissione del Senato. A prescindere dagli intendimenti e dalle rassicurazioni di Palazzo Chigi. “È evidente il delicato momento che attraversa il Paese, ma non è ammissibile che per seguire esclusivamente le logiche del rigore e il contenimento delle spese si vadano a colpire proprio le categorie di cittadini più deboli e vulnerabili, quali i disabili gravissimi che necessitano di assistenza continua h24”, questo il commento di Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento europeo di Strasburgo e militante del Pdl.

“Rivolgo un appello al governo affinché riporti il Fondo per la non autosufficienza a 400milioni e perché siano rispettati i diritti costituzionali alla salute e alle cure”. “È di uno Stato civile - prosegue il vicepresidente del Parlamento europeo - mettere in atto un piano di azioni che possa dare un serio e concreto sostegno alle famiglie e fornire la necessaria assistenza ai disabili gravissimi. Non è ammissibile che a questi cittadini in Italia debba essere sottratta anche la dignità, arrivando al punto di minacciare forme di protesta estrema, così come quella avanzata dal Comitato 16 Novembre dei malati di Sla”.
Molto polemica anche Ileana Argentin, deputata del Pd. L'ex assessore del Comune di Roma, in disaccordo dal suo Gruppo, non ha rinnovato la fiducia al governo di Monti. Esecutivo colpevole di aver calpestato le aspettative dei disabili e delle persone affette da malattie fortemente invalidanti. Fuori dalla maggioranza, anche l'Italia dei valori sceglie di schierarsi dalla parte dei malati di Sla.
Sotto gli uffici del MEF c'era Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari sociali e presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari. “Oggi, come due anni fa, sono al fianco di queste persone, che quotidianamente danno esempio di grande forza e dignità. Per migliorare le loro condizioni di vita – ha spiegato il dipietrista - ci auguriamo che il Governo si impegni ad aggiornare il prima possibile i Lea e il Nomenclatore tariffario, al fine di garantire a tutti i cittadini l'assistenza sanitaria e i servizi a cui hanno diritto in base alla Costituzione”.
Fabio Rizzi, medico e senatore della Lega, parla di “scelte vergognose”. “Servono 900 milioni – spiega il politico del Carroccio –  e un governo degno di tale nome deve metterli a disposizione, senza se, senza ma, senza differenziare una patologia dall'altra. Lo spettacolo delle carrozzine sotto il ministero dell'Economia costituisce una pagina vergognosa del nostro Paese agli occhi del mondo”.
Durante la protesta dei malati è arrivato anche Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista ed ex ministro per il Welfare nell'ultimo governo Prodi. “Nel 2008, quand'ero Ministro, i fondi per il sociale – ha spiegato il leader del Prc – ammontavano a più di 2500 milioni di euro, oggi sono praticamente a zero: è vergognoso questo taglio verticale di fondi importantissimi. Oggi il governo ha fatto l'ennesima promessa ai malati Sla: la mantenga, subito, e riporti a 400 milioni di euro il fondo nazionale per la non autosufficienza”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il numero uno dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto.

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