L'Ulss 20 di Verona e GlaxoSmithKline insieme per il benessere dei pazienti

Al via a Verona un progetto per pazienti con Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). Un'attenta gestione delle risorse economiche, che assicuri la sostenibilità del sistema e al contempo offra al paziente e ai suoi familiari un miglior controllo della malattia a domicilio, è uno degli obiettivi dell'iniziativa che vede partner l'Ulss 20 e GlaxoSmithKline e che punta a sperimentare un modello di medicina d'iniziativa per la gestione del paziente con Bpco.

 

L'atto formale di avvio del progetto, che avrà durata biennale - si legge in una nota - si è celebrato il 16 marzo nella sede dell'unità sanitaria alla presenza del direttore generale, M. Giuseppina Bonavina, di Luc Debruyne, presidente e amministratore delegato di Gsk Italia, e di Flavio Tosi, sindaco di Verona e presidente della Conferenza dei sindaci.
Al centro del progetto il medico di medicina generale: starà a lui scegliere i propri pazienti ultra 65enni per avviarli a un percorso mirato di monitoraggio e valutazione ripetuto nel tempo. Il medico di base sarà anche il coordinatore di una serie di altri attori: il medico di distretto e lo specialista pneumologo ospedaliero, che interverranno in caso di necessità. Al loro fianco agiranno con funzione di supporto 4 infermieri, uno per distretto, punti di riferimento per offrire un'assistenza completa ai cittadini, eseguire i follow-up nei tempi stabiliti, e veicolare informazioni sulla gestione della malattia e sulle sane abitudini per ridurne l'impatto.

 

Il progetto prevede che siano seguiti 900 pazienti, selezionati in base a una serie di parametri clinici di inclusione da 30 medici di medicina generale operanti sul territorio. Le cartelle cliniche dei pazienti, compilate dai medici e dagli infermieri, viaggeranno su una piattaforma web. In qualsiasi momento l'accesso ai dati sarà consentito solo all'Ulss, a cui spetterà anche il compito di leggere e interpretare i risultati al termine del processo. L'iniziativa è destinata a malati della Ulss 20 veronese residenti in area metropolitana, che si affianca a quanto già in corso presso l'area dell'est veronese, coinvolta nel progetto Assistenza ricerca e cura per l'anziano (Arca), che vede l'ospedale di San Bonifacio interfacciarsi con l'assistenza territoriale della Ulss per la presa in carico e la continuità assistenziale degli anziani con patologie croniche.

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